Il DAC, Distretto Tecnologico Aerospaziale Campania

a Cura di Valentina Busiello

Il DAC, Distretto Tecnologico Aerospaziale Campania, è un ente che si occupa della cura e gestione delle collaborazioni e dello scambio di know how in ambito internazionale, nonché della promozione di partnership tra mondo imprenditoriale, istituzioni, università e centri di ricerca che favoriscano processi di cross-fertilization a supporto della creazione di nuove conoscenze/tecnologie, della loro diffusione e del loro trasferimento.
Luigi Carrino è fondatore e presidente del Distretto Aerospaziale della Campania, ed è a capo del dipartimento di Ingegneria chimica dei Materiali e della Produzione industriale dell’Università Federico II di Napoli. “Mi sono sempre occupato di tecnologie legate al mondo dell’Aeronautica del settore dello spazio”, spiega rispondendo alla richiesta di una sua presentazione. “La mia carriera lavorativa – aggiunge – si divide su due temi: trasferimento tecnologico (sono stato presidente alla Società del CNR che si occupa appunto di trasferimento tecnologico), e aerospazio, per il quale ho seduto nel Consiglio di amministrazione; sono stato presidente del Centro italiano Ricerca Aerospaziale”.

– Ci parla della nascita del Distretto Tecnologico Aerospaziale e i progetti dell’aerospazio? Campania?
Il Distretto Tecnologico Aerospaziale Campania è nato circa 10 anni fa. Fu emesso un bando nazionale, in particolare per la Campania: sia il ministero che l’università convergevano sull’idea di dar luogo a distretti ad alta tecnologia sul territorio. Il modello del distretto è efficiente poiché supera la logica della relazione occasionale tra il mondo della ricerca e il mondo delle imprese e favorisce una relazione costante fatta di sinergie per condividere le visioni di medio e lungo termine. In Campania siamo forti più nel settore della ricerca che in quello industriale.
I nuovi progetti riguardano la Urban Air Mobility, cioè la possibilità di alleggerire il traffico e contrastare l’inquinamento mettendo a disposizione degli aerotaxi che si muoveranno ad esempio tra gli aeroporti principali della Campania, come Capodichino e Pontecagnano, raggiungendo le mete senza intasare il traffico della città.
Vi è poi il forte contributo alla svolta green. Anche in campo aeronautico siamo sempre più’ attenti ad impattare poco sull’ambiente limitando l’inquinamento soprattutto quello acustico, non solo le emissioni di carbonio, utilizzando materiali e processi di lavorazione riciclabili che richiedano poca energia.
In Campania la Tecnam ha avanzato un progetto di un aereo a propulsione elettrica, ma c’è anche grande interesse per il volo ipersonico, che coprirebbe la tratta Napoli – New York in un’ora e mezza
”.

– Dalla ricerca all’impresa quindi…
Il distretto costituisce un luogo di discussione e di condivisione anche degli obiettivi strategici, oltre ad essere un momento in cui si trattano i progetti di innovazione, si costituiscono in partenariati.
Siamo una Regione che attraverso gli atenei, i centri di ricerca produce conoscenza di elevato impatto, ed è un primato che abbiamo da sempre. Purtroppo una parte troppo piccola di questa conoscenza si trasforma in innovazione a favore delle imprese e genera lavoro in maniera ampia. Il tessuto industriale italiano, parlo di quello Campano, è composto da una percentuale altissima di persone preparate, la maggior parte impegnate nelle piccole imprese, che però hanno un’organizzazione semplificata e quasi mai possiedono un reparto di ricerca e sviluppo
”.

– Il DAC ha ospitato a Napoli l’astronauta Samantha Cristoforetti. Ce ne parla?
Un alto risultato ottenuto. Siamo il più grande distretto aerospaziale italiano, abbiamo circa 188 soggetti coinvolti, 70 Soci, che alcuni di questi sono dei Consorzi d’impresa, la quasi totalità dell’aerospazio Campano. Abbiamo il gruppo Leonardo, Ar.Tec., Telespazio, i 5 Atenei della Campania. Siamo il principale distretto capitalizzato italiano. L’aerospazio è l’unica filiera manifatturiera che ha fatto sviluppo e innovazione in maniera rilevante, siamo i primi, poiché’ impieghiamo il circa 13% in investimenti in innovazione, ed abiamo il più’ elevato numero di brevetti. Sostenere l’innovazione tecnologica è fondamentale.
L’Astronauta Samantha Cristoforetti, in una delle tappe conclusive del tour post-missione, è stata nostra ospite nella città’ di Scampia, e l’Asa (Agenzia Spaziale Italiana) ha firmato un accordo per migliorare il settore aerospazio e fare sistema con regioni come la Campania. Poi al teatro San Carlo Cristoforetti ha raccontato la sua esperienza nello spazio. In altre occasioni sono stati invitati anche l’astronauta Luca Parmitano, Paolo Angelo Nespoli e Roberto Vittori, questo unico italiano ad essere stato sulla Stazione Spaziale internazionale due volte.
La presenza degli astronauti nella nostra Regione indicano che la Campania è un punto di riferimento, grazie soprattutto al lavoro di squadra e di sinergia del DAC
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