Il Dantedì al Quirinale

di Valentina Busiello

In occasione delle celebrazioni per il Dantedì, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro della Cultura Dario Franceschini, Roberto Benigni ha recitato il XXV Canto del Paradiso nel Salone dei Corazzieri al Quirinale.
Nel corso della cerimonia, presentata da Serena Bortone, il gruppo di musica antica al-Qantarah ha eseguito i brani musicali “Ecco la primavera/Vinni la primavera” e “Kalenda Maya”.
Il nome “Dantedì” è nato da una chiacchierata del linguista Francesco Sabatini e Paolo Di Stefano: l’istituzione finale di questa giornata si sarebbe svolta il 4 luglio 2019 a Milano, nella sala Buzzati del Corriere, durante un evento organizzato dalla Fondazione Corriere.
Il Dantedì è la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri e si celebra in Italia ogni 25 marzo. La data è stata approvata il 17 gennaio 2020 in vista delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte del poeta, avvenuta il 14 settembre 1321. La data del 25 marzo corrisponde allo stesso giorno del 1300, quando secondo la tradizione Dante si perde nella selva oscura. L’idea del Dantedì è nata da un editoriale del giornalista e scrittore Paolo Di Stefano apparso sul Corriere della Sera il 19 giugno 2017, dove si avanzava la proposta che Dante Alighieri avesse la propria giornata nel calendario sul modello del Bloomsday dedicato a Joyce. Lo stesso Di Stefano ha ribadito la proposta in più occasioni sempre sul Corriere della Sera (3 febbraio 2018, 24 aprile 2019), cui è seguita una campagna di promozione sul quotidiano milanese. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, ha approvato la direttiva per istituire il Dantedì il 17 gennaio 2020: si scelse come data per questa giornata dedicata a Dante Alighieri il 25 marzo, poiché molti ritengono che il viaggio narrato nella Divina Commedia sia iniziato in quel giorno nel 1300. La proposta venne accolta da intellettuali e studiosi, oltre a prestigiose istituzioni culturali come l’Accademia della Crusca, la Società Dantesca Italiana, la Società Dante Alighieri e l’Associazione degli Italianisti nella Società Italiana per lo studio del pensiero medievale.
La prima e la seconda edizione si sono svolte digitalmente a causa della pandemia di Covid-19.