
Giampaolo Sordini –
Il governo italiano sta progettando di acquistare carri armati Leopard 2A8 dalla Germania, come se non ci fossero altri carri in giro. Si tratta di una scelta discutibile in quanto rappresenta una rinuncia al coinvolgimento dell’industria nazionale, tant’è che l’enorme quantità di denaro pubblico che verrà versato alle industrie tedesche non si tradurrà in un ritorno tecnologico utile all’industria nazionale.
Firmando il contratto nel 2024, i primi Leopard 2A8, non più di una decina, dovrebbero arrivare nel 2028, e solo nel 2029 vi sarà la disponibilità di una piccola linea carri, con istruttori e meccanici formati, oltre al supporto logistico.
Il Leopard 2A8 è l’evoluzione di un mezzo di fine anni 80 con sistemi analogici e scarsa digitalizzazione, inoltre ha un sistema APS che non è integrato. Per di più, rimanendo la design authority in mano tedesca, qualsiasi innovazione o modifica sarà soggetta all’approvazione da parte della Krauss-Maffei Wegmann e del governo Tedesco.
L’Ariete, di produzione italiana, all’epoca fu scelto al posto del Leopard 2A4, perché la Germania, in caso di conflitto, non avrebbe assicurato alcun flusso di ricambi in quanto prioritariamente destinati alla Bundeswehr.
I vertici politici e militari, dimostrando una certa miopia, non hanno tuttavia guardato al ver top di gamma, il carro sudcoreano K2, comprato in mille esemplari dalla Polonia con tutte le modifiche richieste. Una cinquantina ne sono già stati consegnati su 180 mezzi ordinati direttamente alla Hyundai Rotem, in attesa di iniziare la produzione su licenza in Polonia dei rimanenti 820. Con conseguenti ricadute sul mercato del lavoro ed acquisizione di tutti quei saperi e abilità, competenze ed esperienze necessari per svolgere bene determinate attività all’interno di settori industriali e commerciali.
L’industria italiana del comparto difesa sta lavorando bene sull’Ariete AMV, sul quale il governo ha investito non poco, mettendoci il meglio della produzione delle ottiche e dei sistemi montati sul Centauro 2 nonché sul Veicolo blindato medio.
Se proprio Leopard 2A8 deve essere, che i vertici della difesa ci pensino bene, 4 anni sono più che sufficienti per effettuare studi per far integrare gli apparati e i sistemi nazionali, che sono il fiore all’occhiello dell’industria italiana.
Dovrebbe essere il ministro della Difesa Guido Crosetto a dare delucidazioni sulle scelte, dal momento che è stato presidente della Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza (AIAD), senior advisor di Leonardo e presidente di Orizzonte Sistemi Navali (OSN), una joint venture tra Fincantieri e Leonardo specializzata in sistemi ad alta tecnologia e di gestione integrata dei sistemi d’arma.