Il Kurdistan nel mondo: quale destino?

di Vito di Venosa –

La questione curda è al centro del Medio Oriente quasi simbolicamente a sottolineare, di fronte alla comunità internazionale, quanto sia cruciale nei prossimi anni delineare soluzioni definitive per stabilizzare la regione in un contesto geopolitico più ampio.
A ricordarlo è stato negli scorsi giorni il presidente dell’HDP Sezai Temelli, il quale è intervenuto durante la 19am Assemblea generale dell’Associazione dei diritti umani (IHD) per sottolineare che è necessario mettere il tema della questione curda ormai al centro delle problematiche a livello delle relazioni internazionali.
Tuttavia questo assunto non sembra smuovere neanche un solo dibattito a livello europeo e nemmeno le Nazioni Unite dimostrano risolutezza assumendo alcuna posizione di responsabilità in uno scacchiere che diventa sempre più complicato.
Complicato dopo gli ultimi appelli della comunità siriano-curda di Afrin, che di fronte alle tensioni aizzate dalla Turchia, oggi è di fatto isolata e senza “amici” ufficiali. Un messaggio chiaro però c’è e, a dispetto delle divisioni storiche che caratterizzano lo stesso grande gruppo multinazionale curdo, arriva proprio dai più alti rappresentanti curdi: l’opzione auspicabile più possibile è la nascita di un modello federale e democratico, che riunisca le più diverse realtà locali curde garantendo così pace, stabilità e sicurezza.
Ci si chiede adesso chi, a livello internazionale, sarà capace di giocare un ruolo importante per il popolo in questione e soprattutto saprà calmare le operazioni militari del governo turco ai suoi confini. La Russia, la quale può farsi forza della violazione da parte della Turchia dell’accordo per la costituzione di una zona smilitarizzata a Idlib? I più veterani Stati Uniti d’America? Oppure l’Unione Europea, che con la leadership Macron-Merkel sembra voler mostrare maggiore fermezza nell’area?
Per ora, mentre chiare e violente sono le ambizioni di Erdogan, i curdi vivono un moderno genocidio e il loro destino è ancora tutto da scrivere.