di Marco Bellassai –
Donald Trump continua ad assicurare che, se eletto, metterà fine alla guerra in Ucraina entro 24 ore. Alla domanda su come, si è tuttavia rifiutato di rispondere. È credibile oppure no?
Cosa significa l’Ucraina per l’America.
Partiamo da una premessa. La politica estera di una nazione ha fondamentalmente un obiettivo principale. Fare i propri interessi. Un leader che andasse contro i bisogni della propria nazione sarebbe insensato. È la base di ogni politica estera. Ogni leader lavora per perseguire questo obiettivo. La “carità” non esiste quando si parla di politica estera. Nonostante le controversie, Trump è ancora un orgoglioso americano che vuole difendere gli interessi americani. Allora perché dovrebbe aiutare la Russia?
Il semplice fatto di essere un isolazionista non lo spiegherebbe. Gli interessi americani in Ucraina sono enormi. Inoltre l’Ucraina è la chiave per aiutare l’America a rimuovere alcune delle sue truppe dall’Europa (un noto obiettivo di Trump). Per raggiungere questo obiettivo la priorità è impedire alla Russia di espandersi. Abbattere l’Ucraina non avrebbe senso per gli Stati Uniti e Trump. Quali sarebbero i pro?
È tempo di pace.
Tuttavia è evidente che il sostegno americano alla causa ucraina non può rimanere lo stesso. Troppo alto è il prezzo economico da pagare per una continua assistenza militare. Il che non porta ad alcuna “vittoria totale” come auspicato. D’altronde l’America non vuole nemmeno forzare troppo la situazione. Avere una guerra diretta con la Russia sarebbe letale. Non lo vorrebbero né gli americani né i russi.
La Russia ha ovviamente fallito all’inizio nella sua campagna in Ucraina. Con il proseguire della guerra, negli ultimi mesi la situazione è migliorata e le truppe russe avanzavano costantemente all’interno del territorio ucraino. Ma neanche per la Russia è possibile una “vittoria totale”. L’Ucraina non diventerà un’altra Bielorussia (per fortuna).
Ciò significa che per nessuno dei due è possibile una soluzione militare. Il momento della diplomazia è quasi arrivato. I governi ucraino e russo sembrano finalmente capirlo. Tuttavia le elezioni americane avranno un forte impatto sulla guerra. Non a caso la guerra probabilmente non sarà ancora finita per allora. Per i democratici probabilmente sarebbe più difficile scendere a compromessi (nonostante il nuovo candidato alla presidenza) dopo che Biden ha affermato che l’America sosterrà l’Ucraina “per tutto il tempo necessario”. Trump potrebbe essere avvantaggiato in questo senso.
I piani di Trump.
Il suo vantaggio è non avere alcuna promessa di restare con l’Ucraina. Come quello di sostenere l’adesione dell’Ucraina alla NATO (che comunque potrebbe non avvenire). Un punto che Zelensky probabilmente dovrà accettare. Avendo raggiunto un accordo, Trump potrebbe promuovere l’idea di essere l’uomo che ha fatto dialogare Putin e Zelensky e che ha posto fine alla guerra. Come promesso (anche se non in 24 ore).
Tuttavia non sarà possibile raggiungere un accordo lasciando che la Russia abbia la meglio sull’Ucraina. Sono necessari compromessi da entrambe le parti. Se la Russia non rinuncia ad alcune delle sue ambizioni, la pace non sarà possibile. Trump non smetterà di finanziare l’Ucraina almeno fino a quando la Russia non scenderà a compromessi. Stesso ragionamento per Zelensky. Il nuovo presidente potrebbe esercitare pressioni maggiori su di lui per forzare nuovi negoziati. Minacciare di smettere di finanziare la causa ucraina, ma difficilmente lo farà.
Inoltre diversi analisti sostengono che Trump (se eletto) intende adottare una politica estera più aggressiva contro quelli che considera (giustamente) i principali nemici dell’America: Cina, Russia e Iran. Ciò implicherebbe il fatto che non avrebbe un approccio morbido nei confronti della Russia (come alcuni si aspettano da lui) e non sarebbe disposto a scendere a compromessi su molti punti durante un eventuale negoziato.
Gli Stati Uniti faranno la loro parte. Siamo pronti per il nostro?
Pertanto i politici europei e ucraini possono sentirsi al sicuro. L’America non lascerà in pace l’Ucraina e non permetterà alla Russia di minacciare la sicurezza europea. Per gli Usa sono in gioco troppi interessi. L’America (probabilmente) provvederà alle necessità militari dell’Ucraina finché la guerra andrà avanti. Non importa il risultato delle elezioni di novembre. Farà un compromesso con la Russia e porrà fine alla guerra. A quel punto la ricostruzione dell’Ucraina ricadrà principalmente su di noi (Europa). Ma questa è un’altra storia.