Indagavano sugli italiani in Donbass: sequestrate nel nord Italia numerose armi da guerra

A Voghera un missile aria-aria: agli arresti individui legati all’estrema destra.

di Guido Keller –

Un’operazione della Digos di Tornino nel Nord Italia, partita da indagini su combattenti italiani nel Donbass in forza ai ribelli filorussi, ha permesso di individuare armi di ogni genere, tra cui un missile aria-aria in utilizzo alle forze armate del Qatar.
Le perquisizioni sono scattate alle prime luci dell’alba in diverse abitazioni di oltranzisti di destra, ed in quella di Gallarate del 50enne Fabio Del Bergiolo, ex ispettore antifrode delle dogane e candidato nel 2011 al Senato per Forza Nuova, sono state rivenute numerose armi da guerra e da sparo di provenienza statunitense, tedesca ed austriaca. Oltre all’ingente quantitativo di armi, anche cartelli e materiale con simbologia nazista.
Il missile è stato invece trovato in un hangar a Voghera, in provincia di Pavia, e per la detenzione e il sospetto commercio sono stati fermati all’aeroporto di Forlì un cittadino svizzero di 42 anni, Alessandro Michele Aloise Monti, e un italiano di 51 anni, Fabio Amalio Bernardi. Si tratta di un modello Matra a medio raggio di fabbricazione francese, con sul contenitore scritta la provenienza dal Qatar. L’arma non era attiva ma attivabile da un tecnico esperto.
L’operazione coordinata dalla Polizia di prevenzione – Ucigos e svolta col supporto della polizia di Milano, Varese, Pavia, Novara e Forlì, ha portato al sequestro complessivamente di una ventina di armi da guerra fra cui nuovissimi fucili d’assalto e numerosi proiettili.
Come ha spiegato il questore di Torino Giuseppe De Matteis, “L’operazione è nata un anno fa ma ha avuto una rapida evoluzione negli ultimi tre mesi”.
Ancora non è chiara la finalità dell’accumulo di simili armi, e De Matteis ha spiegato che “Abbiamo delle idee su cosa si potesse fare con il materiale sequestrato, ma ad oggi non c’è alcun riscontro che ci consenta di fare ipotesi”. In conferenza stampa Eugenio Spina, dirigente Ucigos, ha detto che “Al momento non ci sono elementi che ci facciamo pensare a progettualità eversive“.
A precedere il blitz di oggi vi sono state altre operazioni che hanno portato all’arresto di individui legati all’estrema destra, ed il 9 luglio è stato arrestato il leader di Legio Subalpina Fabio Carlo D’Allio, accusato di apologia di fascismo e detenzione e munizionamento di armi da guerra.