di Alberto Galvi –
Il partito nazionalista indù BJP (Bharatiya Janata Party) del primo ministro indiano Narendra Modi ha ottenuto una vittoria schiacciante in un voto nell’assemblea del Gujarat, segno della duratura popolarità del partito in vista delle elezioni generali previste per il 2024.
Il BJP tuttavia ha perso contro il principale partito di opposizione del National Congress nel piccolo Stato settentrionale dell’Himachal Pradesh. I risultati nell’Himachal Pradesh hanno portato un barlume di speranza al partito un tempo dominante in India, le cui fortune elettorali sono crollate negli ultimi anni.
Il Gujarat è stato a lungo una roccaforte del BJP, partito che lì ha conseguito sette vittorie elettorali consecutive dal 1995; Modi ha governato il Gujarat per quasi 13 anni prima di diventare primo ministro nel 2014. Il Gujarat è uno degli Stati economicamente più progrediti dell’India, ed il BJP ha vinto 156 dei 182 seggi dell’assemblea statale.
Una spaccatura nei voti dell’opposizione ha aiutato il BJP, con il National Congress che ha perso più di 60 seggi. Il relativamente nuovo partito regionale Aam Aadmi, che controlla Delhi e Punjab, ha combattuto duramente per costruire una presenza in Gujarat e si è assicurato quattro seggi difronte al potente apparato politico del BJP.
Il partito regionale Aam Aadmi è entrato per la prima volta nella mischia elettorale in Gujarat nel tentativo di stabilire un’impronta al di fuori degli Stati che governa di Delhi e del Punjab. La sua vivace campagna Seblo ha aiutato a stabilire la sua presenza nello Stato. Il partito è emerso da un movimento anticorruzione circa un decennio fa e ha l’ambizione di sostituire il National Congress come principale sfidante del BJP, costruendo la sua base tra i gruppi socioeconomici inferiori.
Il BJP ha perso un’elezione chiave per dirigere il comune di Nuova Delhi, che aveva controllato per 15 anni, a favore del partito regionale Aam Aadmi. Il BJP governa dal 2014 dopo aver sconfitto il Partito del National Congress e ampliato costantemente la sua presenza in tutto il paese. Il BJP ora governa 17 dei 28 Stati dell’India, nonostante le critiche dell’opposizione su questioni come l’inflazione, la disoccupazione e la polarizzazione religiosa.