di Alberto Galvi –
In questi giorni ha perso il potere nel Bihar, il terzo Stato più popoloso dell’India, il partito del primo ministro Narendra Modi, dopo che il suo alleato regionale ha rotto la coalizione per unirsi a un’alleanza di opposizione che ora ha la maggioranza per formare il prossimo governo.
Il Bihar è il quarto più numeroso gruppo parlamentare eletto ed è considerato politicamente molto importante nella fascia di etnia hindi del paese. Con la caduta del governo di questo Stato indiano c’è una rara battuta d’arresto per il BJP (Bharatiya Janata Party) di Modi, che domina la politica nel paese.
La coalizione governativa del Bihar è crollata prima delle elezioni generali del 2024, che il BJP dovrebbe ancora vincere per il terzo mandato consecutivo a meno che i partiti di opposizione divisi non siano in grado di unirsi per sconfiggere il premier Modi.
Il primo ministro del Bihar Nitish Kumar, del partito regionale Janata Dal (United), si è dimesso dopo che i suoi colleghi di partito gli avevano raccomandato di uscire dalla coalizione del BJP. Nitish Kumar ha accusato il BJP di cercare di minare il suo partito, un’accusa negata dalla leadership del partito.
Kumar ha affermato che con la sua nuova alleanza del Rashtriya Janata Dal avrebbe presto formato un nuovo governo. Il Rashtriya Janata Dal ha il maggior numero di seggi nell’Assemblea statale. Alcuni altri partiti di opposizione hanno anche promesso sostegno a Kumar per formare un nuovo governo, mentre il BJP ha accusato Kumar di aver tradito la coalizione dopo aver vinto insieme le ultime elezioni statali nel 2020.
Nel Bihar alle elezioni generali del 2019 la coalizione BJP aveva ottenuto 39 dei 40 seggi parlamentari, aiutando Modi ha guadagnare per l’ennesima volta la carica di primo ministro, carica che ricopre dal 2014.