India. La Corte suprema indiana chiude il caso dei marò Latorre e Girone

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Sembra finalmente arrivata alla conclusione la vicenda processuale dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati dalla giustizia indiana di aver ucciso due pescatori. Era il 15 febbraio 2012 il giorno in cui i due avrebbero, stando alle accuse, sparato dalla petroliera Enrica Lexie uccidendo due pescatori dell’imbarcazione St. Anthony, scambiati per pirati: si trattava del conduttore Valentine Gelastine e del pescatore Ajesh Binki, morti mentre gli altri nove membri dell’equipaggio dormivano.
Oggi la Corte Suprema indiana ha ordinato la chiusura di tutti i procedimenti giudiziari, ed il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha twittato “Grazie a chi ha lavorato con costanza al caso, grazie al nostro infaticabile corpo diplomatico. Si mette definitivamente un punto a questa lunga vicenda”.
La decisione della Corte suprema arriva dopo il risarcimento versato dall’Italia alle famiglie dei pescatori uccisi di 1,1 milioni di euro, ma anche dopo che nel luglio del 2020 il Tribunale del Mare, il cui arbitrato era stato chiesto dall’Italia, aveva riconosciuto “l’immunità funzionale” ai fucilieri, e quindi che la giurisdizione sul caso spettava all’Italia. Aveva così disposto il risarcimento alle famiglie delle vittime.