India. La società Skyroot Aerospace ha lanciato con successo il suo primo razzo sviluppato privatamente

di Alberto Galvi

Secondo il progetto di creare un’industria spaziale commerciale in grado di competere sui costi, l’India ha lanciato con successo il suo primo razzo sviluppato privatamente dalla startup aerospaziale indiana Skyroot.
Skyroot è stata la prima azienda a firmare un accordo con il programma spaziale indiano per il lancio di razzi.
Il razzo da 545 kg Vikram-S è parte di una missione chiamata Prarambh, ed è decollato lo scorso 18 novembre dal Satish Dhawan Space Center a Sriharikota: ha raggiunto Mach 5, cinque volte la velocità del suono. Sriharikota è invece un’isola al largo della costa meridionale dello Stato dell’Andhra Pradesh.
La società Skyroot Aerospace, con sede a Hyderabad, è stata fondata nel 2018 da ex ingegneri dell’Indian Space Research Organization. Il team Skyroot aveva fissato l’obiettivo di 80 km per il suo primo lancio, mentre la linea di Karman, fissata da un organismo aeronautico internazionale, si trova a 100 km di altitudine.
Il governo indiano ha spinto per sviluppare un’industria spaziale privata per completare il suo programma spaziale statale, noto per i suoi lanci e per le missioni a prezzi accessibili. La missione indiana su Marte senza equipaggio del 2014 è costata solo 74 milioni di dollari.
Il lancio dei razzi in India era finora di monopolio statale,ed era gestito dall’ ISRO (Indian Space Research Organization), gestita dallo Stato. La Skyroot Aerospace è sostenuta dal fondo sovrano di Singapore GIC (Government of Singapore Investment Corporation), ed è stata la prima start-up spaziale a firmare un accordo per utilizzare le strutture di lancio e test ISRO, dopo che il governo ha aperto le porte alle società private nel 2020.