India. Stretto di Palk : i pescatori Tamil Nadu nelle tensioni con lo Sri Lanka

di Alberto Galvi

Nel corso degli anni i rappresentanti dei pescatori Tamil Nadu hanno accusato la Marina dello Sri Lanka di aver ferito centinaia di pescatori. La Marina dello Sri Lanka ha costantemente negato le accuse crescenti da quando è terminata la guerra nel 2009.
La mancanza di un confine marittimo ben definit, aggrava le tensioni tra India e Sri Lanka nonostante l’accordo dell’Indo-Lanka Maritime Boundary Settlement sottoscritto 47 anni fa. Dal 2010 i proprietari di pescherecci Tamil Nadu si rifiutano di interrompere la pratica distruttiva della pesca, indicando le molte migliaia di persone che essa sfama nella loro comunità.
I pescatori dello Sri Lanka cercano ancora oggi di ricostruire le loro vite: sono sopravvissuti a una brutale guerra civile, ma i loro interessi economici e quelli delle controparti Tamil Nadu competono ferocemente.
I pescatori Tamil Nadu non sono un gruppo omogeneo con gli stessi interessi: ci sono proprietari di flotte di pescherecci da traino, ricchi e spesso politicamente influenti, che ingaggiano altri pescatori, ma vi sono anche coloro che praticano la pesca tradizionale e migliaia di poveri pescatori che hanno solo quel lavoro per sopravvivere.
I due Paesi hanno istituito un gruppo di lavoro congiunto nel novembre 2016, e l’India ha assicurato allo Sri Lanka di eliminare gradualmente la pesca a strascico. Il governo centrale e quelli statali hanno iniziato a investire nei porti di pesca Tamil Nadu per aiutare i pescatori a passare a delle alternative.
Le tensioni tra i due Stati aumentano quando i pescatori indiani tendono ad attraversare il confine marittimo dello Sri Lanka nello Stretto di Palk, che comporta attacchi da parte della Marina dello Sri Lanka.
L’incidente più recente è avvenuto il 18 gennaio scorso quando quattro pescatori indiani sono scomparsi mentre si avventuravano nello stretto di Palk. Alcuni giorni dopo la Marina dello Sri Lanka ha annunciato di aver recuperato 4 corpi, ed il sospetto è che siano quelli dei pescatori scomparsi.
Quando la notizia ha raggiunto le coste dello Stato indiano del Tamil Nadu sono scoppiate proteste e più di 200 pescatori hanno bloccato le strade e hanno chiesto circa 20.620 dollari a titolo di risarcimento per le famiglie colpite alla Marina dello Sri Lanka. Tuttavia quest’ultima ha respinto le richieste.
Il governo indiano ha trasmesso la sua forte protesta allo Sri Lanka e ha insistito affinché adottasse un approccio umanitario nei confronti dei pescatori. Il ministro della Pesca dello Sri Lanka, Douglas Devananda, ha istituito un comitato composto di tre membri incaricati di trovare una soluzione permanente al conflitto di pesca di Palk Bay, che interessa i pescatori Tamil Nadu e quelli del nord dello Sri Lanka.