India. Vince ancora Modi, ma il partito è ridimensionato

di Giuseppe Gagliano

Il primo ministro indiano Narendra Modi ha vinto il terzo mandato, ma il BJP ha subito significative perdite di seggi, passando dai 303 del 2019 ai 240 del 2024. La coalizione di opposizione INDIA, guidata dal Partito del Congresso, ha ottenuto 234 seggi, con il Partito del Congresso che ha quasi raddoppiato i suoi seggi rispetto al 2019. Modi ha perso anche in collegi simbolici come quello del Ram Temple a Faizabad, Uttar Pradesh, e ha subito sconfitte in stati chiave come l’Uttar Pradesh e il Bengala Occidentale. Tuttavia il BJP ha mantenuto la maggioranza grazie ai suoi alleati regionali in stati come Bihar e Andhra Pradesh.
La necessità di fare affidamento sugli alleati regionali per mantenere la maggioranza potrebbe portare a un governo più instabile e a compromessi politici. Modi dovrà negoziare con partner di coalizione come il Telugu Desam Party (TDP) e il Janata Dal (Uniti), che potrebbero richiedere maggiori risorse per i loro stati.
La riduzione del numero di seggi del BJP potrebbe rallentare le riforme economiche. Le riforme del lavoro e dell’agricoltura, cruciali per il progresso economico, potrebbero essere messe in secondo piano per mantenere il sostegno degli alleati. Tuttavia il BJP cercherà probabilmente di mantenere un focus sugli investimenti in infrastrutture e sul miglioramento del clima aziendale.
La sconfitta del BJP in aree simboliche come Faizabad e l’indebolimento della sua agenda nazionalista indù potrebbero portare a un ammorbidimento delle politiche più controverse. Tuttavia l’opposizione interna potrebbe aumentare la retorica polarizzante, soprattutto in vista delle prossime elezioni statali.
Modi potrebbe intensificare gli sforzi per rafforzare le relazioni con potenze globali come gli Stati Uniti e l’Unione Europea, cercando di bilanciare l’influenza cinese nella regione. La stabilità politica interna sarà cruciale per mantenere la fiducia degli investitori stranieri.
La percezione di una maggiore instabilità politica potrebbe far sorgere dubbi tra gli investitori internazionali riguardo alla capacità dell’India di attuare riforme strutturali necessarie. Tuttavia Modi potrebbe cercare di rassicurare i mercati mantenendo una continuità nelle politiche economiche.
L’India continuerà a giocare un ruolo cruciale nel contesto geopolitico dell’Asia del Sud. La politica estera indiana potrebbe focalizzarsi maggiormente sulla cooperazione economica e sulla sicurezza regionale, cercando di rafforzare le alleanze con i paesi vicini.
Le prossime sfide per Modi includeranno il mantenimento della coesione all’interno della sua coalizione e l’implementazione di riforme economiche in un contesto politico più frammentato. La capacità di navigare tra le richieste degli alleati regionali e di mantenere una crescita economica sostenuta sarà fondamentale per la stabilità del suo governo. L’India cercherà di consolidare il suo ruolo come potenza emergente, bilanciando le relazioni con le grandi potenze globali e rafforzando le alleanze regionali.