Iran. Atterraggio d’emergenza dell’elicottero: non si hanno notizie del presidente Raisi

di Guido Keller

E’ giallo in Iran sulla sorte del presidente Ebrahim Raisi, dopo che il suo elicottero è stato costretto ad un atterraggio di emergenza mentre tornava dalla provincia dell’Azerbaigian orientale. Le autorità di Teheran avrebbero chiesto all’Ue di attivare il sistema di mappatura satellitare Copernicus, e già sono giunti nel luogo dell’incidente i soccorsi, nonostante le pessime condizioni meteorologiche. I media locali hanno tuttavia smentito la richiesta di aiuti all’Ue, riportando che al momento non sono stati chiesti interventi esterni, e che comunque le autorità si sarebbero rivolte eventualmente alla Russia o alla Turchia.
Sull’elicottero viaggiavano membri dello staff, il ministro degli Esteri Amir Abdollahian, e l’ayatollah Al-Hashem, imam di Juma Tabriz. Altri due elicotteri che viaggiavano insieme a quello di Raisi sono giunti a destinazione, e le autorità hanno reso noto che sono stati mantenuti i contatti con un passeggero e uno dei piloti del velivolo presidenziale.
In mattinata Raisi aveva preso parte insieme al presidente azero Ilham Aliyev ad una cerimonia di inaugurazione di una diga al confine.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha comunicato di seguire l’evoluzione della situazione, mentre negli Usa il presidente Joe Biden ha convocato un Consiglio di sicurezza.
La Costituzione iraniana prevede che, in caso di decesso del presidente, ad assumere i suoi poteri sarebbe il primo vice presidente (Mohammad Mokhber), assistito dal presidente del Parlamento (Mohammad Bagher Ghalibaf) e dal il capo della magistratura (Gholamhossein Mohseni Ejei). Il Consiglio avrebbe 50 giorni i tempo per indire nuove elezioni.