Iran. Condannata a 34 anni di carcere e a 148 frustate l’attivista Nasrin Sotoudeh

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Un tribunale di Teheran ha condannato la nota avvocatessa iraniana Nasrin Sotoudeh a 34 anni di carcere e a 148 frustate in quanto ritenuta colpevole di “aver colluso contro la sicurezza nazionale”, aver “diffuso propaganda contro lo Stato”, “aver istigato alla corruzione e alla prostituzione” ed “essere apparsa in pubblico senza il hijab”, cioè il velo che le donne sono obbligate a portare nella Repubblica Islamica.
Lo ha reso noto ai media internazionali il marito a seguito di una breve telefonata con la moglie, la quale è in carcere dopo essere stata arrestata a seguito di una condanna in contumacia per spionaggio risalente al 2008.
Sotoudeh è da sempre impegnata nei diritti civili e per l’emancipazione della donna, un impegno che le è stato riconosciuto dal Parlamento europeo con il Premio Sakharov, assegnatole nel 2012.
Per Amnesty International si è trattato di un “processo irregolare”, che ha portato ad una “sentenza sconvolgente e vergognosa”.