Iran e Arabia Saudita concordano di ristabilire le relazioni diplomatiche e riaprire le ambasciate

di Alberto Galvi

Entro due mesi Iran e Arabia Saudita ristabiliranno le relazioni diplomatiche, riaprendo le loro ambasciate. L’accordo è stato raggiunto durante i colloqui a Pechino. La grande svolta diplomatica, negoziata con la mediazione della Cina, riduce la possibilità di un conflitto armato nel Medio Oriente.
L’accordo è stato raggiunto a Pechino questa settimana, durante il cerimoniale del Congresso Nazionale del Popolo in cui il presidente Xi Jinping ha ricevuto la leadership per un terzo mandato quinquennale. Esso rappresenta una grande vittoria diplomatica per i cinesi in un momento in cui gli Stati arabi del Golfo percepiscono il lento ritiro degli Stati Uniti dal Medio Oriente.
I diplomatici hanno cercato di porre fine alla lunga guerra dello Yemen, un conflitto in cui sia l’Iran che l’Arabia Saudita sono profondamente trincerati.
L’Iran, a maggioranza sciita, e l’Arabia Saudita, a maggioranza sunnita, hanno recentemente cercato di migliorare i rapporti, ma sono in campi avverso nello Yemen, dove i ribelli Houthi sono sostenuti da Teheran e Riyad guida una coalizione militare a sostegno del governo riconosciuto dalla comunità internazionale.
Arabia Saudita e Iran hanno concordato nella dichiarazione congiunta di rispettare la sovranità statale e di non interferire negli affari interni l’uno dell’altro. La dichiarazione afferma anche che Riyadh e Teheran hanno accettato di attivare un accordo di cooperazione per la sicurezza firmato nel 2001.
La tensione è stata a lungo alta tra i rivali regionali. Riyadh ha rotto i rapporti con Teheran nel 2016, dopo che i manifestanti hanno invaso le sedi diplomatiche saudite in Iran. Giorni prima l’Arabia Saudita aveva giustiziato un eminente studioso musulmano sciita, scatenando manifestazioni.
Oltre alla guerra in Yemen, l’Iran e l’Arabia Saudita sono rivali anche in Libano e Siria. L’intesa verrebbe quindi ad avere conseguenze positive su tutta l’area mediorientale.