Iran. Esecuzione di Ahmadreza Djalali: la Farnesina chiede che non si proceda

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Le autorità iraniane hanno stabilito di procedere con l’esecuzione di Ahmadreza Djalali, condannato a morte per l’accusa di spionaggio.
Djalali è un ricercatore esperto di Medicina dei disastri e assistenza umanitaria, in passato docente presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara: è stato arrestato mentre si trovava in Iran per partecipare a una serie di seminari nelle università di Teheran e Shiraz.
Sul caso è intervenuto oggi la Farnesina, nel cui comunicato si legge che “Su richiesta del ministro Di Maio, il segretario generale, ambasciatore Elisabetta Belloni, ha espresso quest’oggi all’ambasciatore dell’Iran in Italia la forte preoccupazione del governo e dell’opinione pubblica italiani per la notizia della decisione di dare seguito alla condanna a morte in Iran del dott. Ahmadreza Djalali.
Il segretario generale, ricordando l’impegno dell’Italia per una moratoria della pena capitale a livello globale, ha fatto appello alle autorità iraniane affinché desistano dall’esecuzione della condanna.
L’Italia continuerà a seguire attentamente il caso del dott. Djalali, in stretto coordinamento con i partner europei e like-minded”.