Iran. Gli Usa chiedono una riunione del Consiglio di sicurezza Onu, ma restano soli

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E’ andata male agli Usa l’iniziativa di indire una seduta del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull’Iran in merito sia ai disordini di questi giorni che all’accordo sul nucleare stretto all’epoca di Barak Obama. La Russia ha infatti preteso prima della seduta una riunione dei 15 a porte chiuse, ed al termine di una discussione animata l’ambasciatrice Usa Nikki Haley si è trovata sola sulle sue posizioni: nonostante in Iran anche oggi si siano ripetute manifestazioni di sostegno al governo di Hassan Rohani, Haley ha paventato il rischio che le proteste si possano trasformare in sommossa com’è stato in Siria, ed ha quindi minacciato Teheran avvertendo – come aveva detto Trump – che “il mondo vi terrà d’occhio”. Le ha risposto il collega russo Vassily Nebenzia ricordandole che lo stesso discorso si può fare per i disordini in Missouri seguiti all’uccisione di un afroamericano e per la conseguente repressione del movimento di protesta, mentre i rappresentanti di Francia e Gran Bretagna si sono limitati a far notare che “le proteste dei giorni scorsi non costituiscono una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale”. L’ambasciatore iraniano Gholamali Khoshro ha affermato che la riunione chiesta dagli Usa sarebbe stata “una farsa e una perdita di tempo”, invitando l’istituzione internazionale ad occuparsi delle crisi israelo-palestinese e yemenita.
Per il rappresentante cinese una discussione sull’Iran avrebbe rappresentato una palese intromissione negli affari interni di un paese membro, ed anche gli altri paesi hanno espresso riserve sull’opportunità del dibattito richiesto dagli Usa.
Il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha commentato che l’assemblea dei Quindici ha bocciato il tentativo del presidente Usa Donald Trump di rimettere in discussione l’accordo sul nucleare, anche perché l’Aiea ha potuto verificare la correttezza degli adempimenti da parte iraniana: “La maggioranza – ha affermato il capo della diplomazia iraniana – ha ravvisato la piena necessità di applicare il Jcpoa (accordo sul nucleare, ndr.) e di astenersi dall’interferire negli affari interni di altri Paesi. Un altro scivolone in politica etera per l’amministrazione Trump”.