Iran. Gli Usa dislocano nell’area i missili Patrior e inviano un’altra nave

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I media Usa hanno riportato dell’invio da parte del Pentagono nel Golfo di batterie di missili da difesa Patriot per scongiurare un eventuale attacco missilistico da parte dell’Iran. L’iniziativa arriva dopo che nei giorni scorsi il presidente Donald Trump ha dislocato nell’area bombardieri e la portaerei Uss Abraham Lincoln con il suo gruppo navale a seguito delle minacce di Teheran di chiudere lo stretto di Hormuz, attraverso il quale transita buona parte del petrolio mondiale. Oltre ai Patriot è partita per il Golfo la nave anfibia Arlington, che trasporta marine, veicoli anfibi ed elicotteri utilizzabili in vari tipi di operazioni militari.
Le tensioni arrivano dopo che gli Usa hanno deciso l’uscita dall’Accordo sul nucleare iraniano, ed hanno imposto, pena sanzioni, agli alleati (Italia compresa) di non acquistare più petrolio iraniano. Come hanno appurato gli ispettori dell’Aiea, l’Agenzia atomica internazionale, l’Iran ha sempre rispettato pedissequamente l’accordo e per questo ha dalla sua Russia e Cina, ma Trump, che è stato eletto grazie al determinate supporto delle potenti lobby sioniste presenti nel suo paese, ha preso come “casus” il lancio nel settembre 2017 di un missile convenzionale “Khorramshahr”, nonostante tale tipo di test non rientrasse nel Jpcoa.
Al momento non vi sono dichiarazioni ufficiali sulla dislocazione dei Patriot in Medio Oriente, ma nei giorni scorsi il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, John Bolton, ha precisato che la dislocazione dei mezzi da guerra sono al momento destinati “a inviare un messaggio chiaro e inequivocabile al regime iraniano, secondo cui qualsiasi attacco contro gli interessi degli Stati Uniti o dei suoi alleati porterebbe lo scontro inevitabile con una forza inesorabile”.