Iran. Introdotte nuove sanzioni contro funzionari ed enti europei e britannici

di Alberto Galvi

Teheran ha introdotto nuove sanzioni contro funzionari ed enti europei e britannici. Le sanzioni interessano la francese Radio J, il gruppo EFI (European Friends of Israel) e 22 persone tra cui sei membri del Parlamento europeo, funzionari, cittadini, comandanti di polizia e militari.
Inoltre sono stati sanzionati tre dirigenti della rivista satirica francese Charlie Hebdo, due leader politici olandesi di estrema destra, Rasmus Paludan e Edwin Wagensveld. Per quanto riguarda il Regno Unito, Teheran ha inserito nella lista nera il think tank della Henry Jackson Society è il procuratore generale, diversi alti funzionari militari e dell’intelligence e un capo dell’autorità carceraria.
Le misure arrivano due giorni dopo che l’Ue e la Gran Bretagna hanno imposto il loro quarto round di sanzioni contro il paese dall’inizio delle proteste, inserendo altri 37 funzionari ed entità in una lista nera di congelamento dei beni e divieto di visto. L’Iran è stato scosso dalle proteste per la morte del 16 settembre di Mahsa Amini, una curdo iraniana di 22 anni, che è morta in custodia dopo essere stata arrestata per presunta violazione del rigoroso codice di abbigliamento del paese.
Le nuove misure sono simili alle precedenti sanzioni di Teheran, l’ultima delle quali è arrivata il mese scorso. Includono il divieto di ingresso in Iran e la confisca di tutti i beni che gli obiettivi possono possedere nel paese. Le misure sono state annunciate due giorni dopo che l’UE e il Regno Unito hanno colpito con sanzioni dozzine di funzionari ed entità iraniane.
Teheran ha condannato duramente la proposta Ue di designare il Corpo della Guardia Rivoluzionaria (Pasdaran) come organizzazione terrorista, cosa avvenuta la scorsa settimana con una risoluzione del Parlamento europeo.