di Enrico Oliari –
La risposta dell’Iran agli attacchi terroristici di mercoledì a Teheran “sarà pesantissima”. Lo ha affermato pubblicamente il generale dei pasdaran (“Guardie della Rivoluzione”) Mohammad Ali Jafar, conosciuto come Aziz Jafari, dopo che terroristi dell’Isis hanno colpito nel parlamento e presso il mausoleo dell’imam Ali Khamenei, due obiettivi dall’alto significato simbolico. Lo stesso concetto è stato ribadito dal generale Mohammad Hossein Baqeri, capo di stato maggiore delle Forze armate.
Le rappresaglie dovrebbero avvenire a giorni e fonti di Notizie Geopolitiche presso l’apparato militare della Repubblica Islamica informano che sarebbero pronti 90 aerei per azioni mirate contro l’Isis in Siria e in Iraq. Sarà ora da vedere se il contesto politico internazionale e la grave crisi nell’area permetterà il concretizzarsi delle parole di Jafari e di altri alti ufficiali iraniani, con la possibilità, visto anche l’affair Qatar, accusato da Arabia Saudita ed altri di avere relazioni con l’Iran, che il tutto possa precipitare in un conflitto su vasta scala.
Al momento il bilancio delle vittime degli attacchi terroristici di mercoledì sono 17, mentre dei cinque terroristi si sa che erano iraniani, provenienti probabilmente dalle regioni a maggioranza sunnita, e che avevano combattuto in Siria, a Raqqa, e in Iraq, a Mosul.
