Iran. Nucleare: Pompeo, ‘sanzioni senza precedenti’. Kowsari, ‘gli daremo un pugno in bocca’

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Nonostante i rapporti degli ispettori Aiea che testimoniano la correttezza nel rispetto dell’accordo sul nucleare da parte di Teheran, per il segretario di Stato Usa Mike Pompeo non ci sono dubbi: l’Iran sta continuando la sua corsa al nucleare. Per cui ha annunciato l’intenzione di fare pressioni “con sanzioni finanziarie senza precedenti. Le sanzioni saranno dolorose se il regime non cambierà il proprio percorso: saranno le più dure della storia, è solo l’inizio. L’Iran sarà costretto a fare una scelta”. Pompeo vorrebbe così “evitare, con la collaborazione dei nostri alleati nella regione, l’aggressione iraniana”, per cui gli Usa “individueranno gli alleati dell’Iran nel mondo e li annienteranno”.
Da lì a poco è arrivata la risposta di Teheran, con il comandante dei Pasdaran nella capitale, Ismail Kowsari, già vicepresidente della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento, il quale ha fatto sapere che “Il popolo iraniano dovrebbe restare unito di fronte a questo e dare un forte pugno alla bocca del segretario di Stato americano e a chiunque lo sostenga”. Dopo la decisione di Donald Trump di uscire dall’accordo del “5+1” sottoscritto nel 2015, il portavoce del governo di iraniano, Mohammad Baqer Nobakht, ha escluso “qualsiasi possibilità che l’Iran accetti di ridiscutere” i termini dell’intesa.
Anche perché al momento l’Iran sembra poter contare sugli altri attori dell’accordo a cominciare dall’Unione Europea, per la quale la Pesc Federica Mogherini ha più volte fatto sapere che “al momento non vi è l’intenzione di mettere in discussione quanto deciso per il Jpcoa”, l’accordo sul nucleare iraniano.