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I militari iraniani hanno testato con successo il sistema missilistico antiaereo e anti-missile russo S-300, ricevuto da Mosca dopo che nell’agosto 2015 sono stati siglati gli accordi sulle forniture da 800 milioni di dollari stabilite già nel 2007 e poi bloccate per le sanzioni sul nucleare iraniano.
La Irib ha riportato che il test ha avuto luogo nel deserto e che “vari obiettivi, tra cui un missile balistico e un drone, sono stati abbattuti”.
L’S-300 è considerato uno dei sistemi missilistici da difesa più potenti al mondo, con radar in grado di inseguire 100 bersagli: si tratta di un’evoluzione dell’S-300P, risalente al 1979.
Il generale Farzad Esmaili, comandante della difesa antiaerea iraniana, ha tuttavia dichiarato alla Irib che il sistema antiaereo di produzione iraniana Bavar 373 sarà “testato molto presto” e che sarà “più moderno” di quello comprato dalla Russia.
Gli S-300 sono costruiti dal 1993 dall’Almaz in collaborazione con la sudcoreana Samsung, ma oggi la Russia produce ulteriori evoluzioni tra cui gli S-400.
