Iraq. al-Abadi annuncia la liberazione di Mosul

di Angelo Gambella

Il premier iracheno Haider al-Abadi ha annunciato in tv la vittoria sullo Stato Islamico a Mosul, conseguita anche grazie agli attacchi aerei della coalizione a guida Usa. Della cosa al-Abadi si è congratulato con i militari iracheni, i quali già da diverse ore festeggiavano e ballavano nelle strade dell’antica capitale di Ninive, come pure i social erano inondati dall’entusiasmo dei soldati.
L’annuncio di al-Abadi era ormai atteso da due giorni dopo che le forze di sicurezza irachene e la polizia federale avevano raggiunto il lato occidentale del Tigri accendendo l’entusiasmo degli attivisti e dei blogger iracheni sui social network.
In mattinata un certo numero di miliziani dell’Isis si è suicidato in gruppo sulle rive del Tigri per non farsi prendere vivi dai nemici, mentre ancora in questo momento unità dell’esercito e militari statunitensi stanno rastrellando le strade per individuare miliziani ancora attivi e cecchini.
Mosul è l’ultima grande città presa dall’Isis e riconquistata dal governo di Baghdad: come è avvenuto presso molte altre realtà, nel 2014 vi era stata un’adesione spontanea della popolazione allo Stato Islamico, tanto che vi erano entrati 300 jihadisti su una popolazione grande come Milano. A distanza di due anni è proprio sulla popolazione che si è riversato il dramma, con centinaia di migliaia di abitanti che hanno lasciato Mosul chi diretto verso le zone controllate dall’Isis (si parla di 400mila persone), chi in quelle controllate dai regolari. Ai militari si sono presentate scene incredibili, con residenti in preda alla fame e alle malattie, costretti a mangiare l’erba e a bere l’acqua del Tigri per sopravvivere.
Un ufficiale della brigata al Suqqur dell’esercito iracheno ha affermato alla tv satellitare al Mayadeen che “il governatore Isis della provincia di Ninive, Abu Ahmed al-Jumeili, è stato ucciso”.