Iraq. al-Abadi annuncia la vittoria sull’Isis

Notizie Geopolitiche

La guerra all’Isis in Iraq è finita. Lo ha annunciato nel corso di una cerimonia militare il premier iracheno Haidar al-Abadi dopo una controffensiva durata tre anni volta a riprendere il controllo della nazione. Nel 2014 i jihadisti avevano esteso in modo repentino su ampie regioni il vessillo nero, ed il leader Abu Bakr al-Baghdadi aveva proclamato dalla moschea al-Nouri di Mosul la nascita del Califfato.
In realtà, come Notizie Geopolitiche ha potuto verificare portandosi sul posto, vi è stata una forte adesione delle popolazioni sunnite all’Isis, tanto che nel 2014 a Mosul, una realtà urbana grande come Milano, erano entrati 300 jihadisti: a passare nelle file dell’Isis sono stati quegli impiegati pubblici, amministratori, imprenditori, militari e quant’altro appartenevano all’ancien régime e che sono poi stati messi da parte dopo la caduta di Saddam Hussein.
Al-Abadi ha spiegato che i militari governativi hanno preso il pieno controllo delle regioni occidentali fino al confine con la Siria, per quanto siano in corso ancora scontri di minore entità nella regione di Jazeera, dove si sono asserragliati gli ultimi irriducibili dell’Isis, provenienti anche dalla Siria.
Nel suo discorso al-Abadi ha detto che “Annuncio la fine della guerra contro l’Isis: grazie all’impegno e all’unità di tutti gli iracheni abbiamo conseguito una vittoria che il nemico riteneva che non avremmo mai visto”.
Ora al-Abadi è chiamato a rimettere insieme un paese spaccato tra sciiti e sunniti, e con a nord i curdi, i quali continuano ad avere spinte indipendentiste.