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Il presidente iraniano Hassan Rohani si è recato ieri in Iraq in visita ufficiale. Si tratta di un evento dal profondo significato simbolico se si pensa che i due paesi hanno combattuto un’asperrima guerra negli anni Ottanta (un milione di morti in 8 anni), ma va detto che da allora la situazione politica è cambiata radicalmente non solo per la caduta di Saddam Hussei e del regime Ba’ath, ma anche perché oggi il governo centrale è sostanzialmente in mano agli sciiti, ma anche perché da Teheran sono giunti in Iraq in questi anni sostegni politici ed economici.
Rohani nell’occasione ha incontrato il presidente Barham Salih ed il primo ministro Adil Abdul Mahdi, nonché diversi esponenti politici e militari. Diversi gli argomenti trattati in occasione della visita tra cui l’obiettivo di portare da 10 a 20 miliardi il volume dell’interscambio in un’epoca di sanzioni Usa, ma si è parlato anche di ricostruzione post bellica e di relazioni bilaterali con l’Iraq che sostiene l’Iran sulla questione del Jpcoa, l’accordo sul nucleare iraniano. Inoltre le sanzioni Usa bloccano i pagamenti all’Iran delle forniture di energia, ad oggi siamo a due miliardi.
