Iraq. Oltre 4.000 cadaveri, ad al-Kasfah la più grande fossa comune dell’Isis

di Giacomo Dolzani – 

Una gigantesca fossa comune è stata rinvenuta dalle forze irachene durante la loro avanzata nell’area di Mosul, la principale roccaforte dello Stato Islamico in Iraq, sotto attacco da parte delle forze della coalizione le quali, in questo momento, controllano l’aeroporto e la parte orientale della città.
Ad al-Kasfah, circa 20km a sud di Mosul, le truppe del governo di Baghdad si sono però imbattute in una delle più grandi fosse comuni mai scoperte in Iraq, una voragine naturale profonda 16 metri e larga 60 nella quale, stando ai racconti della popolazione locale, sono stati gettati i corpi di oltre 4.000 persone, tutte uccise dai miliziani dello Stato Islamico.
Secondo gli abitanti nella fossa venivano gettati i morti delle stragi perpetrate dal Califfato ed i corpi dei prigionieri giustiziati, i quali erano fatti inginocchiare sul bordo dello strapiombo, uccisi con un colpo di pistola alla nuca e fatti rotolare nella gola.
Quella che i terroristi chiamavano “buca del terrore” veniva inoltre utilizzata come minaccia durante gli interrogatori e come mezzo di intimidazione per la popolazione di tutta l’area circostante.

Twitter: @giacomodolzani