Iraq. Truppe turche nel Kurdistan, proteste di Baghdad

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In questi giorni si susseguono i bombardamenti dell’esercito turco su alcune parti della Regione autonoma del Kurdistan Iracheno, in particolare nella zona del monte Qandil, ma anche a Sinjar e a Bashiqa, a nord-ovest di Mosul, dove militari turchi sono penetrati nel territorio iracheno ufficialmente per colpire i curdi del Pkk. Oltre a rappresentare una palese violazione del diritto internazionale, i cannoni e gli aerei di Recep Tayyp Erdogan colpiscono indiscriminatamente i villaggi dei civili causando vittime tra la popolazione, e la tv curda Rudaw ha riportato la nota del governo iracheno in cui si legge che “vengono respinte con forza queste violazioni in stridente contrasto con la legge internazionale”, per cui il governo “insiste sulla necessità che la parte turca fermi i bombardamenti e ritiri le sue forze di aggressione dal territorio iracheno”.
E’ stato lo stesso ministero della Difesa turco ad annunciare l’ingresso di truppe speciali ad Haftanin, in territorio iracheno, per colpire i ribelli curdi del Pkk, ma operazioni del genere non sono una novità ed anzi, si ripetono ogni 3 – 5 anni. Il governo iracheno da canto suo non è mai andato oltre le proteste ufficiali espresse attraverso l’ambasciatore di turno. Anche il segretario aggiunto della Lega Araba, Hosam Zakki, ha condannato “gli interventi della Turchia in Libia, Iraq e Siria”.