Isole Salomone. Manele sempre più vicino a Pechino

di Giuseppe Gagliano

La recente visita del primo ministro delle Isole Salomone, Jeremiah Manele, in Cina segna un passo significativo nelle relazioni tra i due paesi, rafforzando l’influenza di Pechino nel Pacifico occidentale. Questo viaggio, su invito del premier cinese Li Qiang, ha visto Manele visitare siti strategici come l’Istituto di ricerca sulla pesca nel Mar Giallo e il terminal per container automatizzato di Tsingtao, nonché il China-Pacific Island Countries Police Training Center, implicando una cooperazione crescente in ambito securitario.
Per la Cina, questo accordo rappresenta una mossa strategica cruciale per rafforzare la propria presenza nel Pacifico, una regione di crescente interesse geopolitico. Le Isole Salomone, situate in una posizione strategica, offrono a Pechino l’opportunità di consolidare la sua influenza e di stabilire un punto d’appoggio significativo in una zona che è stata storicamente sotto l’influenza occidentale, in particolare degli Stati Uniti e dei suoi alleati. L’alleanza con le Isole Salomone consente alla Cina di espandere la sua rete di infrastrutture marittime, cruciali per il progetto della Nuova Via della Seta (Belt and Road Initiative), e di incrementare la cooperazione in ambito marittimo e di sicurezza, elementi fondamentali per il controllo delle rotte commerciali e per la protezione dei propri interessi economici e militari.
Dall’altro lato, questo sviluppo rappresenta una sfida diretta all’egemonia americana nell’Indo-Pacifico. Gli Stati Uniti hanno storicamente considerato il Pacifico come una zona di influenza cruciale per la loro sicurezza nazionale e per il mantenimento dell’ordine internazionale basato sulle regole che hanno promosso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. L’accordo tra Cina e Isole Salomone potrebbe potenzialmente alterare gli equilibri di potere nella regione, permettendo a Pechino di esercitare una maggiore influenza politica e militare e di creare tensioni nei rapporti tra gli Stati Uniti e i loro alleati nella regione.
In risposta a questi sviluppi, gli Stati Uniti hanno intensificato i loro sforzi per rafforzare le relazioni con gli altri stati insulari del Pacifico e per migliorare l’interoperabilità delle loro forze armate con quelle dei paesi alleati. La visita del capo degli Stati maggiori congiunti Usa, Charles Brown jr., nelle Filippine per discutere di come potenziare la cooperazione militare è un chiaro segnale dell’intenzione americana di contrastare l’influenza crescente della Cina nella regione. Inoltre, Washington potrebbe intensificare i suoi programmi di assistenza economica e militare ai paesi del Pacifico per bilanciare l’influenza cinese.
Inoltre durante questa visita , sono stati presi diversi accordi bilaterali significativi che rafforzano la cooperazione tra i due paesi in vari settori. Questi accordi riflettono l’impegno della Cina a consolidare la sua influenza nel Pacifico e l’interesse delle Isole Salomone a beneficiare del supporto economico e infrastrutturale cinese.
La Cina ha promesso di investire in infrastrutture nelle Isole Salomone, inclusi progetti per migliorare le strutture portuali e le reti di trasporto. Questi investimenti sono parte integrante dell’iniziativa della Nuova Via della Seta (Belt and Road Initiative) cinese, che mira a creare un vasto network di infrastrutture globali.
Uno degli accordi include la cooperazione nel settore della pesca, con particolare attenzione alla ricerca e allo sviluppo sostenibile delle risorse marine. La visita di Manele all’Istituto di ricerca sulla pesca nel Mar Giallo evidenzia l’importanza di questo settore per entrambe le nazioni.
Un altro accordo cruciale riguarda la sicurezza e la difesa. Le due nazioni hanno deciso di intensificare la cooperazione in ambito securitario, come dimostrato dalla visita di Manele al China-Pacific Island Countries Police Training Center. Questo accordo prevede la formazione delle forze di sicurezza delle Isole Salomone e la fornitura di attrezzature e tecnologie militari.
La Cina e Isole Salomone hanno concordato di promuovere scambi culturali ed educativi per rafforzare i legami tra le loro popolazioni. Questo comprende borse di studio per studenti delle Isole Salomone che desiderano studiare in Cina e programmi di scambio culturale.Infine Sono stati presi accordi per aumentare il commercio bilaterale e gli investimenti, con l’obiettivo di migliorare l’accesso ai mercati per i prodotti delle Isole Salomone e di attirare investimenti cinesi in vari settori dell’economia delle isole.
La visita del primo ministro delle Isole Salomone in Cina e il rafforzamento dei legami tra i due paesi rappresentano un importante sviluppo geopolitico. Per la Cina, questo accordo è un’opportunità per consolidare la sua presenza strategica nel Pacifico, mentre per gli Stati Uniti e i loro alleati, costituisce una sfida significativa alla loro influenza nella regione. Questo sviluppo potrebbe portare a un’intensificazione della competizione strategica tra le grandi potenze nell’Indo-Pacifico, con implicazioni di vasta portata per la stabilità e la sicurezza globale.