Israele. 1.300 detenuti palestinesi in sciopero della fame per chiedere migliori condizioni

Notizie Geopolitiche –

Continua nelle prigioni israeliane la protesta di al-Fatah perché i detenuti abbiamo miglioramenti nelle condizioni, più tempo per i colloqui con i famigliari e l’osservazione di norme igieniche.
La protesta, guidata dal dirigente di al-Fatah Marwan Barghuthi, in carcere dal 2004 con cinque ergastoli da scontare, vede la partecipazione di 1.300 detenuti, i quali sono ora in sciopero della fame ad oltranza, mentre i detenuti di Hamas, da cui è comunque arrivata solidarietà, non prendono parte allo sciopero.
Il ministro israeliano per la Sicurezza interna, Ghilad Erdan, ha fatto sapere che saranno introdotte una serie misure disciplinari per chi sciopera.
In Israele sono detenuti circa 6.500 i prigionieri palestinesi, di essi, 478 sono stati condannati all’ergastolo. Altri 300 hanno meno di 18 anni, e per questi in particolare è richiesto diritto allo studio.
Come ha spiegato il primo ministro dell’Anp, Rami Hamdala, è richiesto il rispetto dei “i bisogni fondamentali e i diritti dei prigionieri”, “nel tentativo di porre fine alla pratica della detenzione amministrativa arbitraria, alle torture, ai maltrattamenti, ai processi iniqui, alla detenzione di bambini, ai casi di malasanità, all’isolamento e al trattamento inumano e degradante”.