Israele. A rischio la tenuta del governo dopo il sostegno di Gantz allo scioglimento del parlamento

di Alberto Galvi

La prossima settimana in Israele si terrà un voto formale per lo scioglimento del parlamento. Il sostegno di Binyamin Gantz al disegno di legge dell’opposizione segnerà probabilmente la fine della sua condivisione del potere con il primo ministro Benjamin Netanyahu, circa sei mesi dopo aver accettato di unirsi con lui in un governo di unità nazionale.
I parlamentari israeliani hanno approvato con 61 voti a favore e 54 contrari il disegno di legge per lo scioglimento della Knesset, che ora dovrà essere ora approvato da un comitato controllato dal partito BWP (Blue and White Party) per poi passare altre due votazioni prima che il Paese possa fissare una data per le prossime elezioni. Una mossa che minaccia di rompere un governo di coalizione già traballante e innescare una quarta elezione in meno di due anni. Se la legislazione verrà adottata, gli israeliani dovranno tornare alle urne a marzo o aprile.
Netanyahu e Gantz hanno creato un governo di unità nazionale lo scorso maggio dopo tre elezioni, nessuna delle quali aveva consentito la formazione di una coalizione per far fronte alla crisi del coronavirus. L’accordo tra i rivali includeva la condizione che Gantz sarebbe diventato il primo ministro del Paese nel 2021.
Nei prossimi giorni i negoziati dovrebbero continuare tra il BWP e il partito al governo Likud di Netanyahu nella speranza di evitare elezioni anticipate. Secondo i termini del governo di coalizione formato a maggio, Netanyahu è primo ministro per i primi 18 mesi, dopodiché Gantz assumerà il ruolo di leadership per il restante mandato di tre anni.
Questo governo è il 35mo di Israele, ed è l’unico al momento possibile sostenuto da due blocchi composti da sette partiti politici. Il blocco di Netanyahu include il Likud, Shas, l’UTJ (United Torah Judaism) e Gesher. Il blocco di Gantz include BWP, Labour e Derech Eretz. In totale, 73 membri della Knesset sostengono il governo su un totale di 120 parlamentari.
Nelle ultime due settimane il legame tra i due principali partiti il Likud e il BWP ha raggiunto il suo punto più basso, mentre si avvicina la scadenza dell’approvazione del budget per le previsioni di spesa 2020-2021, il quale se non verrà approvato entro il 23 dicembre prossimo, provocherà automaticamente la caduta del governo e le nuove elezioni si terranno nel marzo 2021.
Gantz ha accusato Netanyahu di rifiutarsi di approvare il bilancio di previsione, in un tentativo di impedirgli di diventare primo ministro nel novembre 2021, come previsto dagli accordi di coalizione. A parte la caduta del governo da parte del partito BWP l’unico scenario in cui Gantz non diventerà premier è se il governo si scioglierà a causa della mancata approvazione delle previsioni di spesa 2020-2021 entro la scadenza prestabilita.