Israele. Alta tensione interna e esterna. Muore in un attentato l’italiano Alessandro Parini

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Continuano i bombardamenti israeliani su obiettivi iraniani in Siria, nel tentativo di scongiurare eventuali supporti agli Hezbollah libanesi. L’artiglieria israeliana è invece tornata a colpire le aree in territorio siriano da dove sono stati lanciati razzi in risposta ai continui attacchi mossi da Tel Aviv. Razzi lanciati dal territorio libanese, probabilmente da gruppi palestinesi, sono caduti in territorio israeliano, ferendo una persona e provocando danni materiali.
L’alta tensione torna utile al governo Netanyahu per tenere insieme la sgangherata maggioranza, che vede al suo interno ministri del sionismo radicale, mentre nel paese si susseguono da settimane le manifestazioni antigovernative.
Un minuto di silenzio è stato osservato dai manifestanti per l’attentato a Tel Aviv, dove un uomo si è scagliato sulla folla del lungo mare uccidendo il 35enne avvocato romano Alessandro Parini e ferendo altre persone, tra cui uni dei due amici che erano con lui.
La polizia ha sparato all’attentatore uccidendolo, ma è stato precisato che sul corpo di Parini non vi sono fori di proiettili.