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Finalmente il cessate-il-fuoco. Dopo giorni di scontri, con 4.400 razzi sparati dalla Striscia, raid e cannoneggiamenti dall’esercito e proteste in diverse città del paese, il governo israeliano e Hamas hanno raggiunto l’intesa per una tregua. Sottoposto a forti pressioni internazionali a cominciare dagli Usa di Joe Biden, ma anche grazie all’iniziativa di Francia, Giordania ed Egitto, già ieri sera il gabinetto di sicurezza israeliano, presieduto dal premier Benyamin Netanyahu, aveva ipotizzato di arrivare ad una sospensione degli scontri, e poi Hamas aveva preannunciato la propria disponibilità in caso di simultaneità.
Si tratta di un cessate-il-fuoco senza condizioni, ovvero un ritorno alla vita ostile di sempre, anche se è stato chiesto ufficiosamente al partito egemone di Gaza la restituzione di un individuo israeliano, Adera Menghistu, che si era recato nella Striscia di sua volontà, come pure dei resti di due soldati rimasti uccisi sette anni fa, Hadar Goldin e Oron Shaul. E’ stato anche chiesto ad Hamas di smettere di costruire tunnel verso i villaggi israeliani, usati perlopiù per il contrabbando, come pure di far cessare le proteste dei “Venerdì della rabbia” al confine, in cui i manifestanti fanno partire palloni incendiari.
In cambio Israele sarebbe disponibile a far arrivare a Gaza gli aiuti internazionali, compresi i centinaia di milioni di dollari spediti dal Qatar. Denaro che, stando alle accuse, verrebbe usato dai leader di Hamas non solo per acquistare beni e generi alimentari, ma anche armi, compresi i droni iraniani armati di esplosivo di cui un esemplare catturato è stato mostrato oggi a Gerusalemme al ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas.
Solo ieri il premier Netanyahu aveva risposto picche al presidente Usa Joe Biden che chiedeva il cessate-il-fuoco, ma realisticamente il leader israeliano dell’opposizione Yair Lapid ha detto che “Non possiamo permetterci di ignorare il presidente Joe Biden. Avremo bisogno del sostegno americano di fronte a sfide più grandi di Gaza: il programma atomico e l’espansionismo iraniani”.
Da Hamas è stat fatto sapere che il cessate-il-fuoco con Israele “reciproco e simultaneo” avrà inizio alle 2.00 di venerdì mattina (le 1.00 in Italia).
Il bilancio dei morti in 10 giorni di scontri è di 232 palestinesi e di 12 israeliani.
