Israele guarda a India, Cina e monarchie del Golfo

di Giuseppe Gagliano –

Nonostante lo stretto legame politico-militare tra Israele e gli Stati Uniti, consolidato anche dalla presenza oltreoceano di potenti lobby sioniste radicate nel tessuto sociale e politico, negli ultimi anni Tel Aviv ha guardato oltre, verso l’India e la Cina.
La visita nel 2017 del presidente in Israele dimostra in maniera esplicita il riconoscimento pubblico tributato ad Israele ma soprattutto dimostra come Israele sia diventato sempre più importante sia in merito all’esportazione di armi, di cui è il terzo fornitore all’India, sia in merito alla cooperazione tra le due nazioni nell’ambito della difesa missilistica e soprattutto nell’ambito dell’agrotecnologia.
Per quanto riguarda le relazioni tra Israele e la Cina non va dimenticato che questa non solo ha investito 16 miliardi di dollari nel paese mediorientale, bensì ha promosso il fondo Sino Israel Technology Innovantions https://www.siti.co.il con lo scopo di favorire lo sviluppo scientifico e tecnologico israeliano.
Un secondo fronte di coinvolgimento tra la Cina e Israele è dato dalla presenza della China Harbour Engineering Company, la quale ha contribuito all’infrastruttura portuale di Ashodod e di cui Pechino probabilmente si serve per porre in essere una attività di spionaggio sia nei confronti della Marina israeliana che di quella americana https://www.thetrumpet.com/17783-china-gains-control-of-israeli-ports
Il terzo fronte di collaborazione di Israele, al di fuori della sua relazione tradizionale con gli Stati Uniti, è quello con i paesi del Golfo: l’apertura di una missione diplomatica presso gli EAU, l’esercitazione congiunta tra le forze aeree israeliane e quella degli Emirati e soprattutto i notevoli investimenti che i paesi del Golfo stanno facendo nell’acquisto di tecnologia militare israeliana dimostrano una maggiore apertura rispetto alla tradizionale alleanza con gli USA, apertura questa che non modifica gli equilibri con il suo alleato storico. Quindi parlare di mutamento del paradigma geopolitico tradizionale significa fare un’affermazione priva di fondamento soprattutto in relazione alle recenti operazioni offensive poste in essere da Israele nei confronti sia dell’Iran che di Hezbollah.
A tale proposito è stato proprio l’attuale premier israeliano Benjamin Netanyahu che, durante la conferenza per la sicurezza di Monaco del 2018, ha affermato che le scelte fatte dall’Iran abbiano di fatto avvicinato i paesi del Golfo ad Israele.