di Notizie Geopolitiche –
Anche il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha difeso convintamente la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che, venerdì scorso, ha condannato la politica di colonizzazione applicata ormai da anni dallo stato di Israele, chiedendo a Tel-Aviv di interrompere la costruzione di nuove abitazioni nei territori palestinesi occupati ed a Gerusalemme est.
Mentre il premier israeliano, il nazionalista conservatore Benjamin Netanyahu, ha accolto l’esito del voto in maniera tutt’altro che positiva, accusando l’Onu di antisemitismo e dichiarando che Israele proseguirà per la sua strada senza curarsi di questa risoluzione, Steinmeier ha invece dichiarato che quella assunta dal Consiglio di Sicurezza è la posizione che da tempo è stata fatta propria dal governo tedesco riguardo alla questione, in quanto “continuare la colonizzazione è soltanto un ostacolo al percorso di pace, in questo modo infatti si mina alla base la soluzione dei due popoli in due stati”.
Steinmer di è detto “profondamente convinto che questa sia l’unica alternativa che possa portare la pace nella regione”, una strada nettamente ostacolata dalla politica muscolare applicata invece dal governo di Tel-Aviv.
L’ira di Netanyahu, il quale ha convocato nel giorno di Natale gli ambasciatori di tutti i paesi che hanno partecipato al voto, è anche dovuta alla schiacciante maggioranza con cui questa risoluzione è stata approvata: quattordici voti favorevoli e soltanto un’astensione, quella degli Stati Uniti, storici difensori di Israele ma che questa volta non hanno posto il loro veto.
