Israele. Mite condanna per il militare che aveva finito un assalitore palestinese già a terra

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E’ stato condannato solo a 18 mesi di reclusione, con la retrocessione al grado di caporale, il militare israeliano Elor Azaria che il 24 marzo 2015 aveva sparato alla testa uccidendolo l’assalitore palestinese Abdel Fatah al-Sharif.
Quel giorno al-Sharif e Ramzi al-Qasrawi avevano hanno aggredito un militare israeliano con un coltello arrivando a pugnalarlo prima di venire fermati da altri soldati con raffiche di mitra: l’israeliano era stato portato via ferito ma cosciente ed in grado di muoversi, mentre dei due palestinesi uno era rimasto ucciso e l’altro, al-Fattah al-Sharif, era rimasto a terra ferito.
Sembrerebbe essere stata la cronaca di un fatto comune a Hebron, quartiere Tel Rumedia della zona H2, se non che il giovane al-Sharif non solo non era stato soccorso, ma addirittura Azaria gli aveva sparato alla testa uccidendolo. Nel video di un collaboratore del centro israeliano per i diritti umani B’Tselem si distingueva anche una voce che diceva: “Questo terrorista è ancora vivo, questo cane”.