ISRAELE. Netanyahu a Ashton, ‘fermezza in governo allargato è deterrente per Iran’

Ansa, 9 mag 12

La necessita’ che sia mantenuta una linea di fermezza nei colloqui con l’Iran intrapresi dai Paesi del 5+1 (i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, e la Germania) e’ stata ribadita oggi dal premier israeliano Benyamin Netanyahu in un incontro con la responsabile della politica estera dell’Unione europea Catherine Ashton. Ashton e’ giunta a Gerusalemme per aggiornare nei dettagli i dirigenti israeliani in vista di una nuova tornata di colloqui dei 5 + 1 con l’Iran, alla fine del mese a Baghdad. Con una mossa insolita, Netanyahu ha voluto che al colloquio partecipassero anche i ministri Ehud Barak (difesa), Avigdor Lieberman (esteri) e il nuovo vice-premier Shaul Mofaz che – con la costituzione di un governo allargato di unita’ nazionale – sara’ incluso nel Consiglio di difesa dell’esecutivo. Basato su una coalizione che raccoglie tre quarti del parlamento il nuovo governo, secondo alcuni analisti, avra’ l’effetto di rafforzare il deterrente di Israele. ”L’Iran sta cercando di guadagnare tempo attraverso quei colloqui” ha detto Netanyahu, ”non ha intenzione di bloccare i propri progetti nucleari”. Di conseguenza, secondo Israele, e’ necessario imporre ai dirigenti di Teheran un chiaro limite di tempo entro il quale dovra’ cessare l’arricchimento dell’uranio; spostare fuori dal territorio nazionale quello gia’ arricchito; e smantellare lo stabilimento sotterraneo di Fordo, presso Qom. Particolare interesse ha destato fra gli analisti l’esordio nella diplomazia internazionale di Mofaz (passato ieri dall’ opposizione al governo): un esponente politico che vanta notevoli conoscenze sul ‘Dossier Iran’ sia come ex capo di stato maggiore, sia come ex presidente della Commissione parlamentare per gli affari esteri e la difesa. A differenza di Netanyahu, Mofaz ritiene che resti ancora un cospicuo margine di tempo per consentire alle sanzioni e alla diplomazia internazionale di indurre l’Iran a desistere dai suoi progetti. In particolare Mofaz appare contrario ad un attacco israeliano alle infrastrutture atomiche dell’Iran, se in contrasto con il volere degli Stati Uniti.