Israele. Netanyahu, ‘in caso di vittoria alle elezioni annetteremo la valle del Giordano

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Nel corso di un comizio elettorale il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha resa nota la sua intenzione in caso di vittoria di annettere ad Israele un terzo della Cisgiordania, ovvero i 24mila chilometri quadrati della valle del Giordano.
Netanyahu appoggia parte del suo elettorato sui coloni e sulla lobby dei costruttori, ma la boutade da campagna elettorale ha suscitato, com’era prevedibile, un’ondata di reazioni piuttosto accese.
Il premier palestinese Abu Mazen ha minacciato il ritiro dalle trattative di pace, ed ha affermato che “Tutti gli accordi firmati con Israele decadranno non appena estenderà la propria sovranità su qualsiasi parte dei territori palestinesi”. Dello stesso tenore i paesi arabi, mentre per la Lega Araba è intervenuto il segretario Ahmed Aboul Gheit, il quale ha affermato che “Il Consiglio della Lega Araba sta considerando questo annuncio come uno sviluppo serio e una nuova aggressione israeliana attraverso la sua intenzione di violare il diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite e le relative risoluzioni della legittimità internazionale”.
Più duro il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, per il quale “la promessa di Netanyahu, che invia messaggi elettorali illegali ed aggressivi, è quella di uno stato razzista, con l’apartheid”.
Per Hamas è intervenuto Bassim Naim, il quale ha affermato che “se non ci fosse l’ombrello degli Usa e il silenzio degli europei, Netanyahu non avrebbe potuto compiere passi di questo genere”.
Certo è che quanto affermato da Netanyahu mette Donald Trump in difficoltà, dal momento che la diplomazia della Casa Bianca sta operando per far approvare il piano di pace messo insieme da Jared Kurschner.
Le elezioni sono previste per il 17 novembre.