Israele. Per la Corte suprema gli Haredim devono fare il militare: altra gatta da pelare per Netanyahu

di Giuseppe Gagliano

Gli ultra-ortodossi israeliani, noti anche come Haredim, sono un gruppo di ebrei devoti che seguono una stretta osservanza delle leggi religiose e delle tradizioni ebraiche. Questo gruppo si distingue per il suo abbigliamento tradizionale, lo stile di vita separato dalla società laica e la dedizione allo studio religioso. Gli Haredim rappresentano circa il 13% della popolazione israeliana, con un tasso di crescita del 4% all’anno, rendendoli il segmento in più rapida crescita della popolazione.
Gli Haredim credono che lo studio della Torah e delle altre scritture ebraiche sia un’attività sacra che protegge spiritualmente lo Stato di Israele. Pertanto vedono il loro impegno a tempo pieno nello studio religioso come un contributo essenziale alla nazione.
Partecipare al servizio militare potrebbe esporre gli Haredim a influenze secolari, mettendo a rischio la loro adesione rigorosa alle pratiche religiose. Temono che la convivenza con soldati laici possa portare a una perdita di identità religiosa e a un allontanamento dalle loro tradizioni.
Gli Haredim tendono a vivere in comunità chiuse e separate dal resto della società israeliana. Questo isolamento facilita il mantenimento delle loro pratiche e credenze religiose, che potrebbero essere compromesse dal servizio militare.
Fin dalla fondazione dello Stato di Israele, gli uomini Haredim hanno beneficiato di esenzioni dal servizio militare obbligatorio. Queste esenzioni erano originariamente concepite per un numero limitato di studenti di yeshiva (scuole religiose) ma sono state estese a un numero sempre crescente di giovani Haredim. Questo sistema è stato oggetto di critiche e controversie, con molti nella popolazione laica che vedono le esenzioni come ingiuste e discriminatorie.
La recente decisione della Corte suprema israeliana di obbligare gli uomini ultra-ortodossi al servizio militare obbligatorio rappresenta una sfida significativa per questa comunità. La sentenza ha il potenziale di alterare drasticamente il rapporto tra gli Haredim e lo Stato di Israele, generando tensioni sia all’interno della comunità religiosa che nel più ampio panorama politico israeliano. I partiti politici ultra-ortodossi, che sono influenti all’interno della coalizione di governo del primo ministro Benjamin Netanyahu, si oppongono fermamente a questa misura e potrebbero causare il collasso del governo se le esenzioni non verranno ripristinate.
L’implementazione della sentenza richiederà un delicato bilanciamento tra le esigenze di sicurezza nazionale e il rispetto delle pratiche religiose degli Haredim. L’esercito israeliano dovrà sviluppare piani per integrare migliaia di giovani ultra-ortodossi, tenendo conto delle loro esigenze religiose e del loro stile di vita. Questo processo potrebbe includere l’istituzione di unità militari speciali o l’adozione di misure che permettano agli Haredim di continuare il loro studio religioso anche durante il servizio militare.