Israele. Sereni, ‘paesi arabi molto preoccupati dalla possibile annessione della Cisgordania’

Farnesina –

La posizione italiana sulla conflitto israelo-palestinese è invariata: sosteniamo una soluzione negoziata che dovrebbe tenere in debita considerazione le legittime aspirazioni e necessità di entrambe le Parti e che dovrebbe condurre a una soluzione a due Stati giusta, fattibile e sostenibile, basata su parametri internazionali e in conformità con il diritto internazionale”. Lo ha dichiarato la vice ministra Marina Sereni aprendo il webinar “Israel and Palestine: the end of the Two-State solution?”, organizzato nell’ambito dei lavori preparatori del MED Dialogue dal MAECI e dall’ISPI.
“A questo proposito – ha spiegato la vice ministra – abbiamo espresso serie preoccupazioni sulle prospettive di annessioni unilaterali israeliane. Se attuate, tali misure costituirebbero una chiara violazione del diritto internazionale e rischierebbero di minare seriamente qualsiasi possibilità di ripresa del dialogo con i palestinesi e compromettere la fattibilità della prospettiva dei due Stati. Ma sarebbe anche dannoso per la sicurezza di Israele, che rimane una priorità per l’Italia e metterebbe a repentaglio la stabilità regionale. Siamo quindi preoccupati per gli annunci dell’Autorità Palestinese di sospendere tutti gli accordi firmati con Israele e gli Stati Uniti, anche nel settore della sicurezza, e la conseguente possibilità di disordini sociali. Inoltre, dobbiamo tenere in debito conto i segnali provenienti dal mondo arabo, che sono sempre più chiari e preoccupanti: a cominciare dagli avvertimenti lanciati da Giordania ed Egitto, gli unici due Stati arabi ad aver firmato accordi di pace con Israele che hanno garantito un lungo periodo di pace e stabilità nella regione, ma anche dalle recenti posizioni espresse dagli Emirati e dall’Arabia Saudita, gli avvertimenti della Turchia e persino le inaccettabili minacce dell’Iran”.
“L’Unione Europea e l’Italia stanno facendo tutto il possibile per evitare le annessioni. Il nostro obiettivo condiviso è impedire mosse unilaterali prima che sia troppo tardi e per questo stiamo cercando di sensibilizzare i principali attori coinvolti, a partire da Israele, che per noi rimane un partner strategico. È noto che sulla questione tra i Paesi europei vi siano posizioni diverse. Ciononostante, quasi tutti gli Stati membri concordano sul fatto che le annessioni siano illegali. Dobbiamo perciò, come Europa e come Italia, continuare a impegnarci con tutte le parti interessate per la ripresa di colloqui diretti, con l’obiettivo di una soluzione che possa garantire pace, stabilità e prosperità per tutti. Israeliani e Palestinesi si trovano ad affrontare un crocevia storico. La nostra speranza – ha concluso Sereni – è che entrambi agiscano con spirito di compromesso e visione, scegliendo la strada giusta per raggiungere questo obiettivo tanto atteso e urgente”.