Israele. Smotrich annuncia nuovi insediamenti in Cisgiordania

di Giuseppe Gagliano

Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha recentemente annunciato l’intenzione del governo di promuovere insediamenti in Cisgiordania e adottare misure punitive contro l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP). Questa decisione arriva in risposta alle recenti mosse palestinesi sulla scena internazionale contro Israele.
Smotrich, noto per la sua linea dura e capo di un partito pro-coloni, ha dichiarato che il governo ha sostenuto la sua proposta. Tra le azioni che intende intraprendere vi sono la revoca di “varie approvazioni e benefici” per alti funzionari dell’ANP, l’approvazione di nuovi edifici negli insediamenti e la regolarizzazione retroattiva di alcuni insediamenti ebraici. Nonostante l’annuncio di Smotrich, l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale, e non è stato raggiungibile per un commento immediato.
L’espansione degli insediamenti in Cisgiordania rappresenta una questione cruciale nel conflitto israelo-palestinese. La Cisgiordania, occupata da Israele dal 1967, è un territorio conteso che i palestinesi rivendicano come parte del loro futuro Stato. Gli insediamenti israeliani in queste aree sono considerati illegali secondo il diritto internazionale, sebbene Israele contesti questa interpretazione.
La decisione di Israele di espandere gli insediamenti potrebbe aggravare ulteriormente le tensioni con i palestinesi e complicare gli sforzi internazionali per una soluzione a due Stati. Le misure punitive contro l’ANP, che includono la revoca di benefici e approvazioni per i suoi funzionari, potrebbero indebolire ulteriormente la già fragile amministrazione palestinese, alimentando risentimento e potenziali violenze.