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“Dall’Italia sono arrivati attacchi mai visti dal fine della guerra e senza alcun fondamento”. È quanto si legge nella durissima nota diffusa dal ministero degli Esteri francese
che, proprio oggi, ha richiamato a Parigi per consultazioni il proprio ambasciatore a Roma, Christian Masset.
Secondo il comunicato del Quai d’Orsay “Le ultime ingerenze rappresentano una provocazione supplementare e inaccettabile. Violano il rispetto dovuto alle scelte democratiche, fatte da un popolo amico e alleato. Violano il rispetto che si devono tra loro governo democraticamente e liberamente eletti”.
Dopo la questione del Franco Coloniale, sollevata dal governo italiano, secondo il quale Parigi sarebbe la causa della povertà di mezza Africa (e quindi dell’immigrazione verso l’Europa, vero motivo dell’attacco), a scatenare le ire dell’esecutivo francese è stata la decisione del vicepremier italiano, Luigi Di Maio, di incontrare i leader dei cosiddetti Gilet gialli, il movimento di protesta contro il governo Macron che sta mettendo a ferro e fuoco da settimane molte città francesi.
“Essere in disaccordo è una cosa, strumentalizzare la relazioni a fini elettorali è un’altra”, dichiara il ministero degli Esteri francese, cogliendo in pieno il punto: gli attacchi di Di Maio, Salvini e degli altri leader della maggiornaza nei confronti di Parigi appaiono come il tentativo di distogliere i cittadini dai fallimenti dell’esecutivo, che hanno
portato l’Italia in recessione, creando un nemico da utilizzare anche per raccogliere consensi con l’avvicinarsi delle elezioni europee.
