Italia-Kazakistan: una partnership strategica

La visita di Tokayev rafforza i già buoni rapporti bilaterali.

di Silvia Boltuc * –

Il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, è in visita ufficiale a Roma per aprire un “nuovo capitolo” delle relazioni con il suo terzo partner commerciale, l’Italia. I primi incontri della fitta agenda italiana sono stati con il Presidente Sergio Mattarella al Quirinale e con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Palazzo Chigi.
Se il Kazakistan ha attirato l’attenzione dell’Italia in virtù della sua strategia di diversificazione energetica, non è però solo l’energia l’unico potenziale campo di cooperazione. Nella Dichiarazione sulla Crescita firmata lo scorso settembre ad Astana dai ministri degli esteri Antonio Tajani e Murat Nurtleu, infatti, si evincono diversi settori che presentano il Paese centroasiatico come partner altamente strategico, dalla transizione energetica e digitale, alle terre rare, le infrastrutture di trasporto, l’industria e non ultimo un settore caro all’Italia, quello agricolo. A queste si affiancheranno collaborazioni più strette fra le reciproche università e fondi di investimento comune come quello per l’industria manifatturiera, energetica e logistica al quale contribuiranno il fondo sovrano kazako Samruk-Kazyna e il gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti (Cdp).
Ad accompagnare Tokayev nella sua visita nella capitale italiana c’è una delegazione di altissimo profilo: i ministri dell’Energia, Almasadam Satkaliyev, dell’Industria e delle Costruzioni, Kanat Sharlapaev, della Scienza e dell’Istruzione Nurbek Sayasat, dell’Agricoltura Aidarbek Saparov, del viceministro degli Esteri, Roman Vassilenko, e il viceministro dei Trasporti, Talgat Lastaev. Al fianco del governo c’erano i rappresentati del mondo del business e dei grandi conglomerati kazaki come KazMunaiGas, Samruk Kazyna, Atameken, KazTransGaz Aimak, Associazione dell’industria dei macchinari del Kazakistan, Banca per lo sviluppo del Kazakistan, Unione dell’Idrogeno Verde del Kazakistan, ecc. Agli incontri non potevano mancare le eccellenze italiane, come Eni, Leonardo e Fincantieri.
I tavoli di lavoro congiunti, particolarmente quello organizzato alla Farnesina che ha visto la presenza del ministro degli Esteri Antonio Tajani, hanno marcato un significativo avanzamento degli accordi bilaterali. Nello specifico, la prima giornata di trattative ha visto la sigla di sette accordi intergovernativi e 16 memorandum d’intesa commerciale. Per coadiuvare le attività congiunte delle imprese dei due paesi e migliorare il panorama degli investimenti comuni è stato fondato il Business Council.
Fra i progetti che vedranno i due stati protagonisti, vi sarà anche la costruzione, da parte dell’italiana Eni e della kazaka KazMunaiGas, di una centrale elettrica ibrida in Kazakistan con una capacità complessiva di 247 megawatt.
Durante gli incontri, il ministro degli Esteri Tajani ha toccato due dei grandi temi dell’attualità geopolitica mondiale: i conflitti e le vie di trasporto. Il diplomatico italiano ha sottolineato il ruolo da mediatore assunto dal Kazakistan negli ultimi anni, dal mondo religioso alle dispute fra le superpotenze euroasiatiche. In aggiunta, Tajani ha richiamato il Middle Corridor e la Trans-Caspian International Transport Route (TITR), la via di trasporto che collega orizzontalmente le rotte che dalla Cina arrivano all’Europa, aggirando il territorio russo. Il Kazakistan occupa l’80% del traffico merci tra Cina e Occidente, come ricordato dallo stesso Presidente kazako, e la realizzazione delle infrastrutture del corridoio offrono grandi possibilità alle aziende italiane. Tokayev ha ricordato come il volume delle merci in transito attraverso il Kazakistan sia raddoppiato e come negli ultimi 15 anni il Paese abbia investito più di 35 miliardi di dollari nel settore dei trasporti, divenendo un importante hub logistico.
La visita della delegazione kazaka ha riguardato anche le sedi romane della FAO, delle Nazioni Unite e del World Food Progam, nonché un’udienza in Vaticano con Papa Francesco.
In conclusione, si prospetta nel prossimo futuro un trend crescente dei rapporti bilaterali fra l’Italia ed il Kazakistan, una cooperazione su più fronti che abbraccerà le più importanti eccellenze dei due paesi. La storica visita governativa del paese centroasiatico marca un rinnovato interesse di Roma per l’esplorazione di nuovi scenari commerciali e conferma l’apertura kazaka verso i mercati esteri, in linea con la strategia multivettoriale che il Paese ha adottato in materia di partnership.

* Direttrice di SpecialEurasia.