di Alberto Galvi –
Sono state indette pe ril 20 novembre le elezioni presidenziali in Kazakistan, un’occasione per cercare di voltare pagina dopo un anno tumultuoso. Il 2022 è iniziato con massicce proteste e violenze a gennaio, seguite dalle conseguenze politiche per la scioccante invasione dell’Ucraina da parte della Russia a fine febbraio.
Con gli eventi di gennaio Tokayev ha deciso di separarsi pubblicamente dal suo predecessore, Nursultan Nazarbayev, promuovendo la scorsa estate un referendum costituzionale. Le elezioni presidenziali anticipate arrivano in un momento di grande popolarità per Tokayev, ma in mezzo a una grande incertezza sul futuro. Le riforme del sistema elettorale e dei partiti sono solo un passo avanti in termini di liberalizzazione politica.
Con la riforma costituzionale il mandato del presidente è stato prolungato a sette anni, ma non è stato reso più rinnovabile. Tali modifiche sono state apportate rapidamente, con poche discussioni pubbliche.
Aver indetto elezioni straordinarie in questo momento è risultato conveniente per Tokayev, che gode di un grande sostegno. E stato nominato da diversi partiti: Amanat, Partito popolare del Kazakistan, Ak Zhol e diverse associazioni pubbliche. La piattaforma elettorale del capo dello Stato si basa sul concetto di “nuovo Kazakistan”, ovvero sulle riforme che il presidente ha varato dopo i fatti di gennaio, come le riforme economiche, la neutralità in politica estera e un’ampia gamma di questioni sociali.
Tutti gli oppositori di Kassym Jomart Tokayev sono figure poco conosciute, che hanno poca esperienza di attività politica. Il 1 settembre erano 15 le persone che hanno dichiarato la loro intenzione di candidarsi alla presidenza del Kazakistan, ma in seguito si sono ritirati tre candidati. I restanti 12 hanno presentato i loro documenti alla Commissione elettorale centrale, ma solo sei sono stati ufficialmente registrati, compreso Tokayev.
Gli altri cinque candidati sono: Zhiguli Dairabaev, presidente dell’Associazione degli agricoltori del Kazakistan, membro del Partito patriottico democratico popolare “Auyl”; Nurlan Auesbaev, candidato dell’OSDP (Partito Nazional Social Democratico); Meiram Kazhyken, nominato dalla comunità dei sindacati del Kazakistan “Amanat”; Saltanat Tursynbekova, nominata dall’associazione “Kazak analary – dasturge zhol”; Karakat Abden, ex deputato del maslikhat di Astana, è stato nominato dall’Alleanza Nazionale degli Assistenti Sociali Professionali.
Da quando il dualismo del potere statale con Nursultan Nazarbayev è stato eliminato, Tokayev è diventato il capo di Stato a tutti gli effetti prendendo decisioni importanti. Prima di allora era limitato nelle sue capacità di gestione del potere.