Kazakistan. Vince le elezioni Kassym Jomart Tokayev, ma l’Osce parla di ‘irregolarità’

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Alle prime elezioni dell’era post-Nursultan Nazarbayev, il presidente autoritario che ha governato il paese dal 1990 (c’era ancora l’Unione Sovietica), vincitore con il 70,76% dei voti è risultato Kassym Jomart Tokayev, il quale ha battuto sonoramente e come da previsioni lo sfidante dell’opposizione Amirzhan Kosanov (16,2%).
La campagna elettorale si è svolta tra le proteste anche accese degli oppositori, tanto che solo domenica scorsa vi sono stati 500 arresti. Secondo le autorità a sostenere le manifestazioni contro Kassym Jomart Tokayev, ancora prima che questi venisse eletto, sarebbe stato il banchiere e oppositore politico Mukhtar Ablyazov.
Fatto sta che i rapporti degli ispettori dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), guidato dal coordinatore George Tsereteli, hanno bocciato il risultato elettorale accusando “violazioni delle libertà fondamentali e pressione sull’opinione pubblica”, per quanto “le questioni procedurali non abbiano sollevato alcun problema nel giorno delle elezioni”.
Urszula Gacek, capo dell’Organizzazione per l’osservazione elettorale dell’Osce in Kazakistan, ha riferito di “irregolarità significative” nelle procedure di conteggio dei voti in tutto il paese, compresa l’identificazione delle firme.