di Giuseppe De Santis –
Kenya e Tanzania, pur essendo due paesi considerati sicuri, negli ultimi anni hanno visto gruppi terroristici delle realtà confinanti attraversare le frontiere e creare disordini.
La minaccia è particolarmente sentita in Tanzania, dove gruppi terroristici jihadisti che operano nel nord del Mozambico, a Cabo Delgado, hanno occasionalmente passato la frontiera.
Oltre al lato umanitario, il pericolo rappresentato dalla presenza dei terroristi ha anche conseguenze economiche in quanto nel sud della Tanzania sono stati scoperti importanti giacimenti di gas e petrolio, che però non possono essere sfruttati se l’area in cui si trovano non è sicura
Il governo ha deciso quindi di agire, ma il problema non può essere affrontato da un solo paese, e per tale motivo i governi di Kenya e Tanzania hanno deciso di unire le forze per combattere la minaccia terroristica, e con essa il traffico di droga e di esseri umani e il bracconaggio.
Ad annunciare l’accordo è stato il presidente del Kenya William Ruto durante una visita di due giorni in Tanzania dove ha incontrato il presidente Samia Suluhu Hassan.
Durante l’incontro i due capi di stato hanno discusso di strategie comuni per contrastare la minaccia terroristica tra cui lo scambio di informazioni e la sinergia tra le forze impegnate nella lotta ai gruppi criminali.