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Il comandante della polizia regionale del Kenya Noah Mwivanda, citato dall’emittente Ntv, ha riferito oggi che in base alle informazioni raccolte la cooperante italiana Silvia Romano sarebbe ancora viva, che “abbiamo messo in campo risorse significative” e che “abbiamo conferme cruciali, la troveremo”.
Romano è sequestrata il 20 novembre a Kilifi da un commando armato che non ha esitato ad aprire il fuoco contro i residenti ferendo cinque persone. La giovane, laureata in mediazione culturale, era in Kenya per aiutare con l’insegnamento i bambini delle zone remote del paese.
Lo scorso 11 dicembre la polizia ha arrestato un individuo ritenuto essere uno dei rapitori: si tratta di Ibrahim Adan Omar, al quale “sono stati sequestrati un fucile Ak-47, due caricatori e cento pallottole”. Identificati ma non ancora presi gli altri due presunti rapitori, indicati dalla polizia con i nomi di Yusuf Kuno Adan e Said Adan Abdi.
Solo pochi giorni prima agli arresti erano finiti tre uomini tra cui un alto ufficiale del Servizio parchi, persone ritenute essere informate sui fatti.
La polizia del Kenya ha confermato la taglia di un milione di scellini per chiunque fornisca informazioni utili alla liberazione della ragazza.