Kenya. “Welcome to the Family”, un porto sicuro e sostenibile in preda alla crisi alimentare

Red

“Welcome to The Family” (WTF) è un progetto sociale gestito dai Poveri Servi della Divina Provvidenza a Nakuru, in Kenya. Suddiviso in tre centri, dal 2007, WTF tenta di far fronte a due problemi endemici: il fenomeno degli street children e della violenza di genere sui minori.
Il Drop-In Centre è il centro diurno di prima accoglienza per bambini di strada. Qui i beneficiari hanno diritto a una doccia, un pasto caldo e sedute di counselling per l’inseirmento in un percorso di riabilitazione ad hoc presso il Boys Ranch, centro residenziale maschile dove gli utenti, accanto ad attività agricole e ludico-sportive, frequentano la scuola e hanno accesso ad una alimentazione adeguata e sobria. Vi è poi un centro residenziale femminile, il Calabrian Shelter, una struttura di protezione per bambine che hanno subito abusi in famiglia o in un contesto che ne raccomanda l’allontanamento. Le bambine rimangono fino al termine del processo legale contro il predatore e/o al raggiungimento di una stabilità psicologica.
La ormai consolidata collaborazione tra Welcome to the Family e Fondazione PRO.SA ha visto negli anni la realizzaizone di numerosi progetti di sviluppo sostenibile che hanno reso il centro via via più autosufficiente. Nel 2017 è stato realizzato il progetto “Diritto all’acqua-Diritto alla vita” che, con l’implementazione di un sistema di depurazione dell’acqua, assicura ai bambini l’accesso all’acqua potabile. Il progetto prevede anche un’attività di vendita dell’acqua sfusa o in bottiglia e di riciclo della plastica, che va a sostegno del percorso educativo offerto da WTF, coprendo i salari degli educatori che lavorano quotidianamente con i bambini.
Dal 2018 è in corso il progetto “Per un mondo più dolce”. Un’attività di apicoltura con l’obiettivo educativo di valorizzazione umana dei ragazzi e delle ragazze, affinché diventino responsabili crescendo in armonia con sé stessi e con la comunità. Dopo un semestre di lezioni teoriche con un esperto, gli apprendisti vengono coinvolti nel processo pratico di produzione del miele, anche questo confezionato in vasetti destinati alla vendita e al consumo del centro. A chi frequenta il corso viene donata un’arnia da continuare ad accudire anche al termine del percorso riabilitativo nel centro. In questo modo è possibile monitorare le attitudini e dei beneficiari a lungo termine garantendo loro una possibilità concreta di autosostentamento.
Il reinseirmento lavorativo è un altro aspetto cruciale del programma di WTF. In ques’ottica, lo scorso anno sono stati attivati dei laboratori professionalizzanti di falegnameria, cucito e carpenteria rivolti a giovani vulnerabili che hanno abbandonato la scuola. Imparare le basi di una professione, da poter poi svolgere come dipendenti o in proprio, è l’unica occasione di riscatto e di sostentamento possibile per chi non ha avuto un’istruzionea adeguata.
Quest’anno l’inattesa crisi alimentare, evidente conseguenza economica del conflitto russo-ucraino e della pandemia, sta mettendo in ginocchio l’intero paese. L’impennata dei prezzi sugli alimenti li rende inaccessibili perfino alle realtà più stabili. WTF, che ha sempre provveduto autonomamente ai bisogni nutrizionali del centro integrandoli anche con il raccolto proveniente dagli orti scolastici, è ora in seria difficoltà. Fondazione PRO.SA ha immediatamente risposto all’appello di Padre Feilx, responsabile di Welcome to The Family, supportando il centro nell’acquisto di generi alimentari essenziali per circa quattro mesi.
La prospettiva di miglioramento è minima, il rischio di un tracollo non è inverosimile e ad avere la peggio sono le numerose strutture di accoglienza che rischiano di chiudere i battenti perché incapaci di soddisfare il fabbisogno alimentare degli utenti.
Il continente delle ricchezze sfruttate sta vivendo l’inizio di un dramma senza precedenti e “noi non possiamo né vogliamo rimanere indifferenti. Questa crisi riguarda anche noi, più di quanto pensiamo”.