Kirghizistan. Alle elezioni presidenziali del prossimo 10 gennaio il favorito è Japarov

di Alberto Galvi –

I cittadini kirghisi torneranno alle urne con l’opportunità di votare per un nuovo presidente e di esprimere la propria posizione sulla forma di governo che il Kirghizistan dovrebbe avere o un sistema presidenziale o un sistema parlamentare.
Sadyr Japarov è stato liberato dalla prigione lo scorso ottobre, è stato eletto primo ministro nel mezzo dei disordini politici ed è considerato il candidato principale. Dopo le elezioni parlamentari del 4 ottobre i rappresentanti dei partiti che non sono riusciti a ottenere seggi in parlamento hanno organizzato rivolte di massa nella capitale Bishkek.
La commissione elettorale centrale aveva dichiarato nulli i risultati delle elezioni e aveva programmato nuove elezioni per il 20 dicembre.
Il presidente del parlamento e il primo ministro si sono dimessi. Sadyr Japarov, liberato dai manifestanti dalla detenzione, ha anche assunto i poteri presidenziali in quanto il presidente Sooronbay Jeenbekov si è dimesso il 15 ottobre.
A metà novembre Japarov ha sospeso i suoi doveri di presidente ad interim e di primo ministro per diventare idoneo a candidarsi alla presidenza, poiché la legge kirghiza non consente a nessuno che presta servizio come presidente a titolo provvisorio di candidarsi alle elezioni per la carica.
Entro quella stessa data più di 60 persone avevano presentato domande per concorrere alla presidenza, ma solo 20 hanno presentato i documenti di registrazione richiesti entro la scadenza, secondo il rapporto provvisorio della missione di monitoraggio elettorale dell’OECD (Economic Co-operation and Development).
Il 12 dicembre scorso la commissione elettorale centrale ha approvato la registrazione di 18 candidati. Alla fine di dicembre, Rashid Tagaev, direttore della filiale di Oshgaz di Gazprom Kirghizistan, ha annunciato che si sarebbe ritirato dalle elezioni. 17 candidati rimangono in corsa per le presidenziali.
Secondo la legge elettorale del Paese, i candidati alla presidenza devono dimostrare la loro conoscenza del Kirghizistan, raccogliere circa 8.750 sterline e almeno 30mila firme.
Le nuove elezioni presidenziali in Kirghizistan sono previste per il 10 gennaio 2021. Lo stesso giorno si terrà anche un referendum per decidere la forma di governo del Paese.