Kosovo. La sparata nazionalista di Thaci: ‘ci uniremo all’Albania’

di Giacomo Dolzani –

“Il Kosovo e l’Albania vivranno insieme in un unico stato”, ad affermarlo è stato Hashim Thaci, presidente kosovaro: una dichiarazione che con tutta probabilità causerà l’ennesimo incidente diplomatico con la Serbia e inasprirà ulteriormente il già grave clima di tensione tra i due paesi balcanici.
Secondo quanto riportato da alcuni media serbi, Thaci ha rivendicato la sovranità di Pristina anche sulla Valle di Presevo, situata nella Serbia meridionale e attualmente parte integrante del territorio di quest’ultima.
“Gli albanesi sono stati divisi ingiustamente e ora devono riunirsi” ha continuato Thaci che ha aggiunto: “In un futuro non lontano vivremo insieme nello stesso stato, formato da Kosovo e Albania. Potete essere certi che sarà molto facile realizzare questo sogno”.
Questa dichiarazione di Thaci è quindi da annoverare tra le sparate nazionaliste che si registrano a intervalli regolari da entrambe le parti, rendendo sempre più difficile il raggiungimento di un accordo tra Pristina e Belgrado, tanto più che già di per sé il trovare una soluzione condivisa è cosa estremamente complicata.
Sfruttando la debolezza di Belgrado, provata dalla sconfitta nella guerra che dal 1996 al 1999 ha visto l’intervento serbo in Kosovo e i bombardamenti Nato che hanno devastato il paese balcanico, il 17 febbraio 2008 Pristina ha infatti dichiarato unilateralmente la propria indipendenza, riconosciuta da gran parte dei paesi occidentali ma non da Belgrado e dai suoi alleati, tra i quali la Russia: la Serbia ha infatti sempre affermato che non ci sarà mai un riconoscimento del Kosovo come stato sovrano.
Questo muro contro muro rende le trattative tra Belgrado e la sua regione secessionista a maggioranza albanese, nel frattempo trasformatasi in un campo base per il traffico di droga verso l’Europa e per il terrorismo islamico, una questione internazionale che sembra senza soluzione e che coinvolge non solo i Balcani ma anche gli interessi russi e occidentali che garantiscono l’influenza sulla regione.