KOSOVO. Serbia a Onu, ‘sì a dialogo, ma non rinunceremo a Nord Kosovo’

TMNews, 28 nov 12 –

La Serbia resta determinata nell’impegno a proseguire il dialogo con il Kosovo, ma non è intenzionata a cedere il controllo del Nord della sua ex provincia, rimasto a maggioranza serba e fedele a Belgrado. Lo ha indicato il ministro degli Esteri serbo, Ivan Mrkic, intervenuto nella notte italiana al Consiglio di sicurezza dell’Onu, nella riunione trimestrale convocata sul Kosovo alla presenza del Segretario generale, Ban Ki-moon. La Serbia “è aperta a negoziati su tutte le questioni, eccetto l’abolizione delle istituzioni serbe in Kosovo”, ha indicato Mrkic, citato dai media locali, con riferimento alle cosiddette ‘strutture parallele’ (municipi, scuole, ospedali, ecc) che Belgrado mantiene operative nelle enclave serbe in Kosovo. Dopo l’indipendenza dichiarata unilateralmente nel 2008, secondo il capo della diplomazia di Belgrado, “la situazione dei diritti umani in Kosovo continua ad essere deplorevole soprattutto per i serbi e gli altri non albanesi”. Stando ai dati del governo serbo, infatti “tra luglio e ottobre 2012 sono stati compiuti oltre 70 attacchi che potrebbero essere definiti etnicamente motivati” ha denunciato Mrkic. Il ministro ha lamentato anche “la lentezza e la non sostenibilità del processo di rientro dei rifugiati” con soli 285 serbi rientrati in Kosovo nel 2012, dopo esserne fuggiti in passato.
Ciononostante, la Serbia ha confermato l’impegno a proseguire il sofferto dialogo euro mediato tra Belgrado e Pristina, così come pretende l’Unione europea affinché proceda il cammino di adesione dei due paesi balcanici. “La Serbia vuole compiere progressi per il suo futuro europeo ed è totalmente impegnata in un processo che possa risolversi nella pace definitiva tra serbi e albanesi” ha detto Mrkic. Dopo uno storico primo incontro, lo scorso settembre a Bruxelles, il premier serbo, Ivica Dacic, e quello kosovaro, Hashim Thaci, si vedranno nuovamente all’inizio di dicembre, ospiti dell’Alto rappresentante Ue, Catherine Ashton, per un nuovo round negoziale. Soprattutto nella visione di Belgrado uno dei nodi più urgenti da sciogliere è lo staus politico del Nord del Kosovo conteso con Pristina.